Un cane morto è stato ritrovato l’altro ieri appena dietro un’abitazione ubicata alla periferia del centro storico di Cassano Jonio. Addosso non presentava alcun segno ed alcuna ferita, per cui si suppone possa essere un episodio che riporta ad appena qualche mese addietro quando ignoti disseminavano per strada dei bocconi avvelenati.
Scattò una segnalazione alla Polizia municipale, che non produsse alcun esito.
Oscuri i motivi che guidano la mano di chi prepara le polpette letali. Eliminare il problema del randagismo, che ultimamente non sembra sia così “urgente”, oppure “castigare” chi sceglie la compagnia delle dolci bestiole?
A volte i proprietari di cani lasciano che i loro fedeli amici facciano i loro bisogni davanti a portoni o garage.
E’ regola di convivenza civile che prima di portarli fuori s’attrezzino con quegli strumenti che servono alla pulizia degli escrementi: guanti, sacchetto e paletta.
Non si vuole in alcun modo, però, giustificare i metodi con cui si cerca di fare “giustizia privata”.
Chi lascia i bocconi avvelenati si macchia d’un reato grave, punibile con pene molto severe. Negli ultimi tempi, infatti, sono state inasprite le ammende per il reato di maltrattamento di animali.
Campagne pubbliche di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini potrebbero essere misure di prevenzione, per far capire alle persone il significato della vita, anche di quella animale. La necessità di rispettarla è l’unica via e, magari, la “fantasia” potrebbe servire a scopi migliori…