Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza, Giusy Ferrucci, ha convalidato il fermo disposto dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti del 30enne Antonio Pavone di Cassano Jonio.
Il giovane s’era reso irreperibile lo scorso 16 febbraio quando la Dda fece scattare il blitz della maxioperazione “Gentleman”, condotto dalla Guardia di Finanza e finalizzato a portare “dentro” trentatrè persone tutte accusate per un colossale traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed alcune, pure, per associazione mafiosa.
Antonio Pavone è tra queste. Il trentenne – difeso dagli avvocati Giorgia Greco ed Antonio Sanvito – è infatti ritenuto esponente di spicco del locale di ‘ndrangheta degli “zingari” di Cassano Jonio e Corigliano Calabro.
S’era costituito ai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza sabato sera scorso.
Il Gip Ferrucci, al cui interrogatorio Pavone non ha inteso rispondere avvalendosi di tale facoltà, ne ha convalidato il fermo ed ha emesso la misura cautelare in carcere trasmettendo per competenza gli atti al Gip distrettuale di Catanzaro.