Oggi si pronuncerà il Gip dopo l’udienza per la convalida dei fermi tenutasi ieri
Hanno “sfilato” in tredici, nella mattinata di ieri, dinanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Carmen Ciarcia, per l’udienza di convalida dei fermi effettuati all’alba di lunedì da parte dei finanzieri del Gico su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, nell’ambito della maxioperazione “Gentleman” finalizzata a stroncare il colossale traffico di sostanze stupefacenti su scala internazionale al centro dell’articolata inchiesta contro il locale di ‘ndrangheta degli “zingari” di Cassano Jonio e Corigliano Calabro.
Soltanto in cinque hanno risposto all’interrogatorio di garanzia da parte del Gip ordinario, vale a dire il 46enne Filippo Solimando, ritenuto capo ‘ndrangheta e “mente” dell’organizzazione dedita al narcotraffico, il 48enne Francesco Policastri, il 24enne Antonio Malagrinò, il 47enne Antonio Giorgio Florio ed il 28enne Cosimo Damiano Schiavelli, tutti assistiti e difesi dall’avvocato Fabio Salcina.
Solimando e Policastri, in particolare, hanno contestato ogni addebito mosso nei loro confronti protestandosi innocenti ed escludendo in modo categorico d’essere loro i due “messaggeri” delle chat di telefonia BlackBerry intercettate e studiate per svariati mesi da parte degl’inquirenti della Dda, segnatamente il Procuratore aggiunto Vincenzo Luberto ed il sostituto Domenico Guarascio.
Pure gli altri tre difesi dall’avviocato Salcina si sono protestati innocenti, negando d’aver preso parte al supposto traffico di stupefacenti alla base della voluminosa ordinanza di fermo.
Tutti gli altri fermati – assistiti e difesi, tra gli altri, dagli avvocati Pasquale Di Iacovo, Antonio Sanvito, Giorgia Greco, Francesca Gallucci, Rossana Cribari e Natale Morrone – si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere dinanzi al giudice.
Il quale, al termine delle udienze camerali nell’occasione tenutesi all’interno della casa circondariale di Castrovillari, s’è riservato di pronunciarsi nella giornata odierna sui provvedimenti di fermo, preannunciando la scontata richiesta d’applicazione di misure cautelari che è stata già formulata da parte del sostituto di turno presso la locale Procura, Maria Grazia Anastasia.
Passaggi formali questi, in considerazione del tipo di provvedimento adottato dalla Dda nei confronti degl’indagati, vale a dire il fermo, che prelude la dichiarazione d’incompetenza, oggi stesso, da parte del Gip ordinario, ed il passaggio del fascicolo al Gip distrettuale catanzarese competente sugli specifici reati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed associazione di stampo mafioso.
Ai tredici comparsi a Castrovillari vanno ad aggiungersi altre diciannove persone fermate altrove, in Calabria e fuori regione, indagate assieme ai primi e a vario titolo d’aver condotto e partecipato al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con importazioni d’ingentissime partite importate da Argentina e Paraguay, nel continente Sudamericano, dall’Europa, segnatamente da Olanda e Germania, e dall’Est Europa, più precisamente dall’Albania.
Per la giornata odierna, dunque, è attesa la decisione del Gip castrovillarese sulla sorte dei tredici. Che, date le premesse, appare scontata…