Il dirigente politico di Corigliano Calabro del partito di Sel, Alberto Laise, reclama la propria innocenza in merito alle contestazioni che la Procura di Castrovillari gli muove nell’ambito della maxi-inchiesta “Medical Market”.
Lo fa con una lettera aperta pubblicata sui social network dopo poche ore dalla pubblicazione della notizia sul nostro giornale. Lo fa dichiarando di non avere ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, pur dimostrando di conoscere le contestazioni della magistratura nei suoi confronti.
«Com’è possibile essere indagati senza aver mai ricevuto una notifica? Lavoro in uno studio medico che ha certificato lo stato influenzale d’un bambino. Avrebbero indagato sul sottoscritto perché è stato redatto un certificato medico attestante il bisogno d’assistenza familiare d’un bimbo malato; naturalmente non sono io che redigo questi certificati poiché svolgo la mansione di segretario d’un medico. Non contesto che la notizia sia entrata in possesso d’un giornalista prima che del sottoscritto e mi lascia perplesso il voler dare risalto al mio nome per il solo fatto che ho avuto un ruolo in un partito politico: questo mi ferisce, mi ferisce cioè che il partito cui sono iscritto possa essere tirato in ballo in una vicenda che, almeno per quanto mi riguarda, non ha che fare né coi falsi braccianti né con le false invalidità. Non ho alcuna preoccupazione personale perché sono sicuro che non può essere un reato aver fatto il proprio lavoro; allo stesso modo sono sicuro che nessun reato sia mai stato commesso nello studio medico ove lavoro. Ho già provveduto ad autosospendermi dall’assemblea provinciale del mio partito ma sono certo della mia innocenza in relazione all’inchiesta “Medical Market”, nell’ambito della quale mi sarei aspettato d’essere sentito dalla magistratura inquirente».
A Laise è stata pubblicamente manifestata vicinanza da parte di numerosi esponenti di Sel, a partire dai suoi vertici regionali e provinciali che si dicono «sicuri dell’estraneità del compagno rispetto a qualsivoglia accusa giudiziaria» e che perciò annunciano di volere respingere la sua autosospensione dal partito.