Nel mirino un deposito di calzature e un centro scommesse mentre ignoti hanno incendiato il furgone d’un operaio rumeno. Indagano i carabinieri
Una serie d’episodi delittuosi ha funestato questi giorni di festività natalizie a Corigliano Calabro.
Vediamo. L’ultimo fatto criminoso in ordine di tempo risale alla notte tra sabato e domenica scorsi, quando il lungo periodo in cui non si sono per fortuna registrati incendi di automezzi è stato bruscamente interrotto in Via Riccione, nella popolosa frazione marina di Schiavonea.
E’ qui che nel cuore della notte – erano circa le tre – è andato in fiamme ed è stato parzialmente distrutto da un incendio di chiara matrice dolosa un furgone Fiat Ducato di proprietà d’un operaio di nazionalità rumena.
Il mezzo era parcheggiato proprio sotto l’abitazione dell’uomo il quale a quell’ora dormiva ed è stato svegliato dal “botto” che ha fatto seguito all’innesco incendiario operato da ignoti piromani i quali sono immediatamente fuggiti via.
La vittima è stata prontamente aiutata da alcuni vicini, e, anche grazie alle favorevoli condizioni atmosferiche – pioveva infatti a dirotto – è riuscita a limitare i danni al proprio mezzo, che per fortuna è rimasto danneggiato soltanto nella sua parte anteriore.
Poco dopo sono intervenuti pure i Vigili del fuoco del vicino distaccamento di Rossano, ai quali è toccata l’incombenza di completare al meglio l’opera di spegnimento delle fiamme.
Sull’accaduto hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia cittadina i quali stanno cercando di “decifrare” l’atto incendiario per capire se esso possa essere in qualche modo riconducibile al racket della manovalanza in agricoltura da parte dello spietato caporalato locale o, più semplicemente, d’una mera vendetta di natura privata nei confronti dell’operaio rumeno.
Altro episodio delittuoso s’è consumato presso il magazzino-deposito d’un grande distributore all’ingrosso di calzature che insiste nella zona industriale di contrada Salice. Qui, ad agire indisturbati – forse nottetempo o forse no considerato che l’attività è rimasta chiusa per alcuni giorni – è stata un’ignota banda di ladri che ha svaligiato il deposito in cui erano stoccati centinaia di colli contenenti scatole di calzature.
Ancora un furto ed ancora più clamoroso s’è registrato nella centralissima contrada San Francesco della popolosa frazione Scalo, dove una banda di ladri hanno agito da ”arieti” sradicando una massiccia cassaforte incassata contenente del denaro contante dopo avere scassinato la serranda dell’esercizio preso di mira, un centro autorizzato di scommesse e giochi d’azzardo elettronici.
Questi ed altri episodi di minore entità furtiva sono tutti al centro delle indagini avviate dai carabinieri del capitano Francesco Barone a seguito delle denunce presentate dalle vittime.