Revocata la delibera di Giunta Municipale n° 102 del 18.11.2013 inerente alla istituzione del divieto di caccia assoluto nelle foreste moranesi. Il discusso provvedimento, che tante polemiche aveva suscitato al momento della sua approvazione voluta dalla precedente amministrazione, è stato oggetto di «attenta disamina» da parte dell’assessore alla Forestazione, Biagio Angelo Severino, il quale dopo ripetuti incontri con le associazioni locali nonché con il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, ha proposto e ottenuto, con l’avallo unanime dell’intero esecutivo De Bartolo, la cancellazione del deliberato che sanciva il citato divieto. «Si è trattato – spiega Severino – di un’iniziativa dettata dal buon senso, vigendo già uno specifico divieto che interdice l’esercizio dell’attività venatoria nei territori ricadenti nel perimetro del Parco del Pollino. Tuttavia non possiamo non manifestare qualche perplessità in merito all’atto che oggi abbiamo revocato. Se riflettiamo sul fatto che la precedente operazione ha avuto un costo di circa duemila euro per le casse del Comune, avendo, lo stesso, dovuto provvedere all’apposizione della cartellonistica e sostenerne i costi, ci rendiamo conto di quanto inopportuna e soprattutto inutile sia stata l’introduzione del divieto. Soldi che si sarebbero potuti impiegare per altre finalità, certamente più vantaggiose per i cittadini. L’operazione ristabilisce, dunque, un criterio di uguaglianza tra gli “utenti” utilizzatori (leso in passato a causa di contrasti e divergenze tra differenti sodalizi) e disciplina gli accessi alle zone secondo accordi sottoscritti con i soggetti coinvolti, nella fattispecie l’AFV S. Angelo, i selecontrollori e l’ATC CS1. Si potrà pertanto praticare liberamente la caccia nei territori svincolati e, per quanto riguarda l’area AFV, rimanendo a 500 metri di distanza da essa. Il tutto nel rispetto dei calendari venatori e delle normative in materia». Soddisfatto il sindaco Nicolò De Bartolo. Il quale, nel ringraziare l’assessore Severino per «l’ottimo e puntuale lavoro svolto», ha posto l’accento sulla «necessità di tutelare l’equilibrio faunistico/ambientale consentendo all’ecosistema di proseguire secondo natura e con l’apporto di consuetudini antiche e consolidate il suo percorso ordinario». «Non è possibile – ha detto De Bartolo – impedire un’attività che l’uomo esercita dalla notte dei tempi e che non cagiona nocumento alcuno al territorio. E’ un modo nuovo di approcciare i problemi, ma siamo convinti della bontà e onestà delle nostre idee».