Se ne parla ormai da anni come un’ipotesi di imminente attuazione, ma la raccolta differenziata nella cittadina jonica, a differenza di tanti altri comuni dell’Alto Jonio, tra cui Trebisacce, che sono stati gli antesignani del “porta a porta”, sembra ancora di là da venire. Eppure in una cittadina moderna ed evoluta come Villapiana, con una consolidata vocazione turistica, la raccolta differenziata dovrebbe essere il fiore all’occhiello e costituire uno dei presupposti essenziali per poter aspirare a fregiarsi della Bandiera Blu. Da notizie frammentarie e in attesa di conferme ufficiali pare che il sindaco Paolo Montalti, con il proposito di mettere insieme i comuni confinanti con Villapiana (Plataci, Francavilla, Cerchiara e San Lorenzo) e provare a fare sistema consorziando il servizio e alleggerendo i costi, si stia muovendo per tentare di rianimare l’Unione dei Comuni tristemente naufragata e nella quale il problema dei rifiuti pare fosse prioritario. Sembra anche essere stata individuata la municipalizzata BSV come società che dovrà organizzare e gestire il servizio, ma finora sembra sia mancata l’effettiva volontà politica di dare un’accelerata ad una iniziativa che, per trovarsi pronta e funzionale durante l’estate allorquando la popolazione residente si moltiplica e rende tutto più complicato, deve necessariamente avere un buon periodo di rodaggio e di assuefazione dei cittadini a organizzarsi ed a differenziare. Cosa che, a giudicare dalle esperienze dei paesi vicini, non sembra per niente automatica. Per poter motivare la cittadinanza e partire quindi con il piede giusto, è infatti necessario escogitare qualcosa che per le famiglie funzioni come incentivo, altrimenti è difficile convincere i cittadini a differenziare se i costi della bolletta Tarsu restano invariati, o addirittura aumentano. Il territorio comunale è del resto vasto e disarticolato, per cui c’è molto da lavorare per poter organizzare un servizio snello ed efficace, sul quale è inciampato e forse ha pagato dazio anche l’esecutivo precedente.
Pino La Rocca