«Sono sette mesi che, pur non sottovalutando il disagio a cui andrebbe incontro, cerchiamo in tutti i modi di convincere il buon A.S. a lasciare bonariamente, per questioni legate alla sicurezza dell’interessato e degli studenti, l’alloggio dove abita. Finora però non c’è stato niente da fare. Non è stato perciò possibile, anche per motivi connessi al nostro ruolo istituzionale, esimerci dall’emettere l’Ordinanza di sgombero». E’ quanto ha dichiarato il sindaco della città Francesco Mundo a proposito dell’Ordinanza di sgombero, di cui il nostro giornale ha riferito ieri, emessa a carico dell’anziano A.S., 84 anni, che abita da solo in due locali posti al piano terra di “palazzo Aletti”, oggi sede dell’Ipsia di Trebisacce, donato al comune dal compianto ing. Aletti e in seguito concesso in comodato d’uso dal comune alla Provincia per alloggiarvi l’Ipsia. Si tratta di due locali, dove l’anziano abita da tempo immemore, che la scuola ha richiesto per potervi allestire un laboratorio didattico e che, secondo quanto ha precisato il sindaco Mundo, due distinti sopralluoghi della Polizia Provinciale hanno dichiarato pericolanti, non igienicamente adeguati e gestiti in modo da costituire serio pericolo sia per lo stesso anziano che per gli studenti che frequentano l’istituto. Secondo i suddetti rapporti, i locali non sarebbero in condizioni di sicurezza sia per l’impianto elettrico non a norma, sia per l’uso della bombola che di altri sistemi di riscaldamento. «Non abbiamo per nulla sottovalutato il disagio a cui, considerata l’età, va incontro il simpatico A.S., tanto è ero che, interloquendo con lui e con i suoi congiunti, ci siamo resi disponibili a trovargli una sistemazione alternativa confacente alle sue esigenze. Oltretutto – ha concluso il primo cittadino – sono disponibili da parte della Provincia 700mila euro di finanziamento destinati alla ristrutturazione dell’edificio che non possiamo cantierizzare senza poter disporre dell’intero fabbricato».
Pino La Rocca