Fabio Pugliese, fondatore dell’associazione “Basta vittime sulla S.S. 106” non perde occasione per tenere viva l’attenzione sulla S.S. 106 che proprio domenica scorsa, in occasione della “Giornata dedicata alle vittime della strada”, ha inanellato altri sei morti. Il suoi bersagli questa volta sono il segretario regionale di Italia Nostra Angelo Malatacca che sulla Sibari-Roseto è tornato a proporre il raddoppio delle corsie esistenti ed i 5 candidati alla guida della Calabria che non hanno risposto al suo appello sulla S.S. 106. «Dopo ben quattro anni di lavoro ed una conferenza dei servizi durata dieci anni e ormai finalmente conclusa – replica Pugliese all’arch. Malatacca – siamo ormai ad un progetto definitivo che non ha mai (e sottolineo mai!!!), contemplato la possibilità di un tracciato affiancato all’esistente! Tale scelta, ovvia a tutti tranne che a quei quattro gatti che non riescono a comprenderla, è facilmente comprensibile poiché esistono una serie di studi, frutto peraltro di autorevoli e validissimi esperti, che bocciano l’ipotesi scellerata del raddoppio dell’esistente poiché praticamente irrealizzabile, soprattutto per ragioni di costo. Non esiste infatti alcun modo per realizzare un raddoppio dell’attuale S.S.106, senza prima demolire l’attuale tracciato (primo costo), che poi dovrebbe essere smaltito (secondo costo). Per non parlare – aggiunge Pugliese – dell’impatto ambientale in termini di caos e di rumorosità sulle comunità attraversate dalla strada». Un’altra stoccata Pugliese la riserva ai 5 candidati a governatore della Calabria a cui Pugliese ha scritto per invitarli ad assumere un impegno preciso sulla S.S. 106. «…Tutto ciò – ha scritto l’ing. Pugliese – ci convince che non esiste la volontà politica di nessuno dei candidati di mettere in sicurezza la strada più pericolosa d’Italia, che dal ’96 ad oggi ha provocato oltre 600 vittime, 9.000 sinistri, 24.000 feriti e che frena lo sviluppo socio-economico dell’intera costa jonica calabrese».
Pino La Rocca