Sotto accusa il noto imprenditore edile Pasquale Libero, le figlie ed i suoi acquirenti
Dovranno comparire stamane dinanzi al Giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, Angelo Zizzari, sei persone di Crosia imputate d’una serie di gravi abusi edilizi accertata e tuttora permanente.
Si tratta del noto imprenditore edile crosiota Pasquale Libero di 69 anni, delle sue due figlie, Anna Libero di 46, e Maria Grazia Libero di 42, e ancora di Assunta Pometti di 57 anni, nonché dei coniugi Santo Cuceli di 55 e Teresa Conforti di 53.
I reati, contestati loro dal già sostituto procuratore di Rossano Maria Vallefuoco nel decreto di citazione a giudizio, sono in gran parte riconducibili ad una lottizzazione abusiva su terreni agricoli di contrada Columbra.
Realizzata in violazione del vigente strumento urbanistico comunale proprio da parte di Pasquale Libero.
Il quale, in qualità di titolare dell’omonima impresa edile e senza la prescritta autorizzazione da parte del Comune, alcuni anni fa aveva eseguito la lottizzazione d’alcuni terreni a scopo edificatorio.
In particolare, il reato contestato dall’ufficio di Procura sarebbe stato perpetrato attraverso la trasformazione urbanistica ed edilizia d’un terreno agricolo che Pasquale Libero avrebbe frazionato e che, dopo averne formato cinque lotti, lo stesso imputato li avrebbe in parte ceduti alle figlie ed in parte venduti a terzi, e precisamente ad Assunta Pometti ed ai coniugi Santo Cuceli e Teresa Conforti finiti sotto processo insieme all’imprenditore come sono finite sotto processo le sue due figlie.
Non solo. Già, perché su quegli stessi lotti Pasquale Libero avrebbe realizzato le cinque lussuose ville che oggi vi sorgono.
Secondo l’accusa, l’imprenditore, a fini di volumetria, avrebbe acquistato alcuni terreni confinanti ai suoi volturando a suo nome la concessione edilizia che insisteva sugli stessi terreni acquistati.
Nell’incartamento processuale compare, inoltre, una lunga sequela di gravi difformità pure in relazione ad alcune concessioni edilizie nel frattempo richieste ed ottenute dal Comune, due delle quali riguardanti un frantoio ed una struttura agrituristica di contrada Macchie, di cui è titolare Maria Grazia Libero.