Cari Colleghi
desidero renderVi edotti sull’inizio della misera guerra di sterminio che Castrovillari, con apposito deliberato, ha formalizzato nei confronti di “ex Rossano”. 
Eletta due anni fa, quale iscritta al foro di Rossano, delegata OUA del Distretto di Catanzaro.
Gli avvocati del foro di Rossano, preoccupati per la comprensibile tematica della soppressione dell’ordine che fra poco dovrà confluire in quello di Castrovillari, non partecipano alle operazioni congressuali nazionali.

Conseguente in prossimità del congresso di Venezia del 9-11 ottobre decido di formulare regolare istanza di adesione all’Ordine di Castrovillari al fine di ripresentare legittimamente la mia candidatura per i delegati OUA. L’istanza includeva ogni documentazione tra cui pubblicazioni nazionali ed altro materiale utile a dimostrare l’impegno profuso nell’interesse nell’interesse di tutta l’Avvocatura e con prestigio per l’Avvocatura Regionale. Accolta con benevolenza dal Presidente del COA di Castrovillari, in uno spirito di unione per un territorio oramai unico, per rendere possibile la mia ri- candidatura al Congresso di Venezia.
In prossimità della scadenza congressuale già circolavano voci di posizioni e strani deliberati. In assetto nazionale che assiste alla partecipazione di tutti gli Ordini Forensi e delle Associazioni rappresentative dell’Avvocatura, le “voci” si concretizzano in veri e propri atti ed iniziano a circolare copie di un deliberato (n. 18 del 12.09.2014) e copia di una missiva a firma del Consigliere Segretario dell’Ordine di Castrovillari, inoltrata in data 3.10.2014 a tutti gli Ordini Calabresi. Gli inopinati documenti lesivi di diritti democratici lasciano basiti ed increduli sia la sottoscritta che molti altri colleghi, nel contesto nazionale,  per il contenuto del deliberato e per la discutibile epistola che così puntualizza: 
“ Devo evidenziarVi, che, il Consiglio Forense di Castrovillari, preso atto dei risultati delle elezioni tenutesi qui da noi, mi ha dato espresso incarico di richiedere una rappresentanza in seno all’OUA e di indicare, a tal fine, l’Avv. Nadia G. Carnevale ( Vi allego estratto della delibera del 12/09/2014); Per evitare equivoci che possono circolare, devo precisarVi che, solo da qualche mese, ha trasferito la sua iscrizione nel nostro Albo, la Collega Graziella Algieri, a suo tempo eletta. Allo scorso Congresso di Bari, delegata OUA, quando, però, faceva parte del Foro di Rossano. Per evitare contrasti, il Consiglio Forense di Castrovillari, investito della problematica, con decisione assunta con voto pressoché unanime, ha indicato nell’Avv. Carnevale il rappresentante da candidare. Vi prego di voler valutare positivamente tale nostra esigenza e di condividerla con i delegati congressuali” ( cfr. missiva inoltrata a tutti gli Ordini Calabresi dall’Ordine degli Avvocati di Castrovillari a firma del Consigliere Segretario Avv. Francesco Guglielmini). 

Il timore che il documento mostri tutte le caratteristiche di un editto del direttorio del ventennio tramato all’ombra, permea molti partecipanti della vasta affluenza congressuale. In considerazione che esso promana da un “deliberato” nell’ambito di un organismo rappresentativo e indirizzato a danno di un suo membro favorendone altri, mostra un clima culturale di arretratezza che ormai pervade tutta la Calabria che continua a sprofondare, mortificando non pochi intellettuali che si adoperano per la sua crescita e per il suo riscatto da antiche pratiche che hanno il sapore di faida.
Sul piano più squisitamente del diritto il contenuto del documento appare un controsenso in sé, atteso che esso promana da un organo che dovrebbe garantire il diritto stesso. In sfregio al regolamento elettorale che non permette le elezioni dei delegati Oua con riserva e/o designazione da parte dell’Ordine ma solo in seno al Congresso. In violazione ad ogni potere deliberativo concesso agli Ordini. In offesa ai rapporti di colleganza. In dileggio alla democrazia e ad ogni libera espressione elettorale. L’Ordine di Castrovillari, ovvero i pochi Consiglieri che hanno assunto tale illegittimo deliberato, procedeva in seno al Congresso a “condizionare” una candidatura sul presupposto unico di “Ex Rossano”.
L’insensato deliberato, è stato, eseguito dal distretto di Catanzaro con la compartecipazione di tutti gli Ordini, eccetto Crotone, e senza alcuna replica. Tutto ha qualcosa di grottesco che ricorda la storia del “ Pifferaio” di Hamelin.
L’episodio inoltre è foriero di futuri sviluppi atteso che da qui a non molto i due ordini quello di Rossano e quello di Castrovillari dovranno fondersi. Anzi al di là dei numeri, quelli di Rossano numericamente in maggioranza, dovranno conglobarsi con quelli di Castrovillari. Non è un buon inizio.
     Visto l’agire non è più un fatto personale. Chiedo, formalmente, le dimissioni del Presidente del COA di Castrovillari e dei firmatari di questo nefando deliberato, poco rappresentativo per l’Avvocatura, nonché del segretario dell’Ordine che ha inoltrato la citata epistola redatta, anche, in oltraggio alle norme interpuntorie.
Avvocato Graziella Algieri