“Cari amici vicini e lontani, buonasera ovunque voi siate”, così diceva un noto e dimenticato presentatore radiofonico vissuto 100 anni (1902-2002) e così dico a voi che seguite le nostre cose da ogni parte d’Italia. È con grande piacere che vi partecipo l’invito all’iniziativa della CISL Zonale (aderente al Comitato) sul tema della FUSIONE tra i Comuni di Corigliano e Rossano (oltre 80 mila abitanti – terza realtà demografica regionale e prima in termini di PIL).
Il tema della Fusione tra Comuni sarà, a breve, centrale per la politica governativa che intende ridurre il numero degli attuali 5000 comuni a meno della metà. Noi, dell’istituto della fusione ci stiamo occupando da oltre 10 anni ma solo ora sono maturati i tempi perchè, nella Sibaritide, nasca la CITTÀ che manca dai tempi della storia archeologica allorquando fu distrutta Sibari. Oggi Corigliano-Rossano Fuse e già collocate come sono al centro del comprensorio più ricco della Calabria e tra i più ricchi del Mezzogiorno, potranno porre fine alla discriminazione che hanno vissuto e vivono e che ha ridotto questa Area Vasta a poco più di un segmento derelitto e ignorato a dispetto del suo indiscusso background e a testimonianza vivente della stoltezza di chi ci governa. Se la maggiore responsabilità dell’attuale disastro è da attribuire alla “debolezza” della Dirigenza, è altrettanto vero che una grande quantità e qualità di cittadini vede, oggi, nella Fusione l’occasione unica di ricollocazione di Corigliano e Rossano nel posto che loro compete per storia e per condizione, vale a dire al centro e non ai margini della scena politica regionale affinché vi si attivino: occupazione, valorizzazione, investimenti, infrastrutture, in una parola: civiltà territoriale. La spinta verrà dalla Cittadinanza Attiva, dalla rinascita istituzionale/comunale e dal residuo orgoglio di una Classe Politica che non può perdere anche questa ultima occasione per avere uno scudo contro le avversità, la crisi e lo spettro della povertà.
Amerigo Minnicelli