Fa il paio con l’operazione che ad aprile portò alla scoperta d’una “fabbrica” di Cariati che confezionava “Dash” e “Super Attak”      
Blitz notturno della Guardia di Finanza lungo la Statale 106. Le fiamme gialle del Gruppo di Sibari hanno bloccato un furgone e posto sotto sequestro un centinaio di fustini di detersivo “Dash” in polvere, circa 1500 blister di colla “Loctite Super Attak” ed oltre 400 batterie “Duracell”.
Tutta merce risultata contraffatta.
Al furgone è stato imposto l’alt mentre percorreva la trafficata Statale jonica all’altezza del comune di Calopezzati.
I militari, insospettiti dall’orario in cui avveniva il trasporto e dall’impossibilità da parte del conducente d’esibire la documentazione relativa all’acquisto ed al trasporto dei prodotti presenti all’interno del furgone, hanno deciso di procedere ad un’ispezione più accurata.
La merce, visibilmente contraffatta, era destinata alla vendita al dettaglio: vistose le imperfezioni di fabbricazione delle confezioni, scarsa la qualità dei materiali utilizzati per il confezionamento e gli errori grammaticali sulle descrizioni dei prodotti.
La merce è stata perciò dichiarata sotto sequestro ed il conducente del veicolo è stato denunciato alla Procura di Castrovillari per i pretesi reati d’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, oltre che di ricettazione.
Il blitz dell’altra notte fa “il paio” con un’analoga operazione, effettuata nei primi giorni dello scorso mese d’aprile sempre dalla Guardia di Finanza, che ha visto al centro dell’attenzione investigativa delle fiamme gialle di Lamezia Terme una vera e propria fabbrica clandestina, molto ben organizzata, che in quel di Cariati – dunque a pochi chilometri da Calopezzati – confezionava proprio detersivi e colla contraffatti con quegli stessi marchi.
In quell’operazione – di vasta portata – furono sequestrati oltre 11mila confezioni di “Loctite Super Attak”, oltre 4mila flaconi di “Ace” detersivo per lavatrice ed oltre mille sacchetti di “Dash” in polvere falsi.
Nella circostanza furono denunciate sette persone, alcune italiane ed altre di nazionalità straniere.
L’articolata attività investigativa aveva avuto origine da un ordinario controllo effettuato a Lamezia Terme nei confronti d’un negozio di casalinghi condotto da cittadini di nazionalità cinese.
L’attenzione dei finanzieri era stata attirata da alcune confezioni di “Super Attak” esposte sugli scaffali di vendita, dal momento che leggendo le istruzioni d’uso riportate sugli astucci venivano rilevati alcuni errori grammaticali del tutto sorprendenti considerata la notorietà e la diffusione del prodotto.
Effettuata una perizia sui flaconcini di colla, la società che commercializza il prodotto confermava subito la contraffazione, notando anche che si trattava del primo caso a loro noto in Italia di falsificazione dello specifico tipo di collante.
Gli approfondimenti investigativi avevano poi portato all’individuazione della “fabbrica” di Cariati con annessa serigrafia per imprimere abusivamente i noti marchi “Ace”, “Dash” e “Super Attak”, che commercializzava tali prodotti “taroccati” nelle province di Cosenza, Roma, Latina, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Matera, Crotone, Taranto e Frosinone.