Una vittoria di Pirro. Così i vertici provinciali di Cia e Confagricoltura, in una dichiarazione congiunta, giudicano il risultato delle elezioni tenutisi domenica scorsa al Consorzio di bonifica dei Bacini Jonici. “Infatti – si legge nel comunicato stampa delle due associazioni sindacali di categoria – anche il re Pirro dell’Epiro, come gli attuali “vincitori” delle elezioni consortili, credeva di aver sconfitto i romani a Heraclea ma non si rese conto che la vittoria gli era costata la decimazione dell’esercito. Gli attuali “vincitori”- affermano ancora Cia e Coldiretti – credono d’aver vinto, senza rendersi conto di aver perso l’elemento fondante del consorzio: la partecipazione degli associati e quindi la democrazia. Come è possibile essere contenti di una vittoria che è stata ottenuta con la partecipazione di 1.600 votanti, di cui circa il 50% delegati da altri consorziati, per cui con una partecipazione effettiva al voto di circa 800 agricoltori (che rappresentano meno del 4 % dei 27.000 consorziati)? Pur prendendo in considerazione i soli aventi diritto (9.800 in regola con il pagamento delle quote) le percentuali non sono certo soddisfacenti. La quota di aventi diritto sul totale dei consorziati – sottolineano ancora Cia e Coldiretti – rappresenta un ulteriore dato politico sulla capacità di coinvolgimento degli imprenditori agricoli. Se nonostante gli sforzi da parte della dirigenza il consorzio non viene ancora riconosciuto, dalle aziende agricole, quale strumento fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura ma viene percepito quale uno dei tanti carrozzoni burocratici legati alla cattiva politica e vessatorio nei confronti delle aziende bisogna fare una seria riflessione. Cia e Confagricoltura – così termina la nota – auspicano che si avvii una stagione di confronto sulle prospettive future degli enti consortili, che dovrebbero operare a favore del mondo agricolo e non rappresentare l’ennesima controparte”.
Giacinto De Pasquale