Trento: nessuna verifica, viaggiano vuote
COSENZA – Il trasporto pubblico locale, resta il più grande ed indecifrabile buco nero nelle risorse pubbliche di questa regione. La vicenda delle navette autobus per collegare la Sibaritide all’aeroporto S.Anna di Crotone, dimostra, semmai ve ne fosse stato ulteriore bisogno, che il TPL è lo specchio autentico dell’inefficienza e della mala amministrazione in questa nostra regione. Uno spreco perfino più grande, perché ad oggi ignoto nei suoi dettagli ed ignorato dall’opinione pubblica, di quello incancrenitosi nella sanità! Quante centinaia di migliaia di euro di soldi dei calabresi sono stati già sprecati nelle scorse settimane e si stanno sprecando ancora in questi ultimi giorni di settembre da parte della fallimentare giunta regionale di centro destra, per coprire i costi di un servizio pensato e nato male ed organizzato peggio, senza adeguata condivisione con i territori e senza alcuna promozione?
La denuncia pubblica, relativa al servizio fantasma delle navette pubbliche dalla Sibaritide all’aeroporto di Crotone, è dell’assessore provinciale al governo del territorio della Provincia di Cosenza, Leonardo TRENTO.
Su iniziativa della presidente facente funzioni Antonella STASI – dichiara TRENTO – sono state affidate, per altro ad estate in corso, delle concessioni di trasporto su gomma, ancora una volta al di fuori di ogni logica di mercato e senza alcuna puntuale e necessaria analisi e valutazione dell’effettiva domanda e del reale bacino di utenza territoriale. In più, senza alcuna comunicazione sulle stesse: nessuno sa esattamente da dove partano e dove siano le fermate di carico nelle città del territorio. Non c’è alcuna promozione, di nessun tipo!
Siamo – continua l’assessore provinciale – alla reiterazione dello stesso assurdo meccanismo di spreco di risorse pubbliche largamente consolidatosi in questi ultimi decenni in un settore che non riesce ad essere efficace ed efficiente rispetto alle aspettative dei calabresi che ogni giorno utilizzano il sistema della mobilità pubblica. Nella nostra regione, purtroppo, non c’è alcuna reale corrispondenza tra la domanda effettiva e i bisogni di mobilità dei calabresi e la destinazione delle risorse. Prova ne è i tagli di chilometri dei mesi scorsi, che hanno isolato interi territori della nostra provincia e della nostra regione, che la regione ha posto in essere per dichiarata assenza di risorse! Non c’è territorio della regione, in particolare quelli delle aree interne, che non subisca quotidianamente l’ipoteca di un gap infrastrutturale insopportabile, ingigantito e reso però più odioso dalla continua beffa di servizi di collegamento spesso esistenti solo sulla carta.