Considerazione della marginalità sociale, utilizzo della progressività dell’imposta, tutela delle fasce sociali più deboli, garanzia del diritto allo studio, confronto e concertazione dovrebbero rappresentare, per chi amministra una comunità, la via maestra da seguire, ma nella Città di Castrovillari questa via par smarrita dal Commissario Prefettizio chiamato a guidare la macchina comunale.
Alla delibera sulla Tasi, portata alla aliquota massima, senza detrazioni e quindi senza tenere in debita considerazione le condizioni delle tante famiglie che vivono, a causa della crisi, in condizioni di marginalità potrebbe aggiungersi nelle prossime ore un cospicuo aumento delle tariffe per il trasporto e le mense scolastiche. Una eventualità, quest’ultima, che se confermata scaricherebbe ancora una volta sulle spalle dei cittadini, delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati i costi di una crisi economica non certo causata da loro.
Un attacco alla partecipazione ed al confronto democratico rappresenta, inoltre, il metodo individuato per addivenire a queste decisioni in assenza di ogni tipo di dialogo con le parti sociali ed i tanti portatori d’interesse presenti nel territorio.
Agire sulla leva della pressione fiscale, inoltre, su temi inerenti il diritto allo studio minerebbe alla base i principi costituzionali trasformando quello che è, appunto, un diritto, in un privilegio per i pochi che ancora potranno permettersi il pagamento delle somme che saranno richieste.
Riteniamo doveroso, perciò, richiamare il Commissario ad una opportuna pausa di riflessione che consenta un momento di confronto su temi di interesse generale, in un corretto rapporto tra democrazia e rappresentanza.
Ciò per cogliere le istanze del mondo del lavoro, dei pensionati, di quanti hanno cuore le condizioni della città e di chi la città vive promuovendo, prima di assumere nuove deliberazioni, appositi incontri finalizzati all’analisi del bilancio preventivo, del trasporto pubblico, del servizio mensa, dell’assistenza agli alunni diversamente abili per riuscire a costruire meccanismi di progressività delle rette, a partire dall’esenzione per i soggetti più svantaggiati, che tengano conto delle effettive condizioni economiche e sociali della cittadinanza e che, in un momento delicato per la Città, possano garantire un sistema di welfare al servizio del cittadino e non basato solo su meri criteri ragioneristici e di bilancio.
Castrovillari, 24/09/2014
CGIL-CISL-UIL