Tra le citazioni più belle e più vere che preferisco di Alessandro Manzoni c’è questa: “il coraggio chi non ce l’ha non se lo può dare”. In effetti, il coraggio, chi non ce l’ha non può andarlo a comprare al supermercato! Il coraggio di cambiare, il coraggio di imparare, il coraggio di capire, il coraggio di unirsi anche tra le diversità, il coraggio di guardare al futuro dei propri figli!
Così accade che in un territorio praticamente devastato, mortificato e penalizzato (il basso e l’alto jonio cosentino), nel mentre si registrano segnali importanti che riescono a dare speranza (la realizzazione dell’Ospedale Nuovo della Sibaritide e la fusione trai comuni di Rossano e Corigliano), si assiste all’ennesima incapacità delle classi politiche dirigenti locali che si lasciano sfuggire una ottima occasione: ottenere la presidenza della provincia.
Eppure, mai come in questa occasione sarebbe giusto ed, inoltre, mai come questa volta sarebbe facile. Basterebbe, infatti, leggere per capire che con l’attuale sistema il nuovo presidente della provincia potrebbe essere eletto quasi certamente già solo con i comuni di Cosenza, Rossano e Corigliano essendo questi guidati da amministrazioni di centro-destra.
L’importanza, quindi, dell’omogeneità politica tra Rossano e Corigliano diventerebbe un fatto straordinario se unito al resto del territorio ionico e se consideriamo poi che questa volta la “Cosenza trasversale” è piegata dai dissidi e dai veti incrociati che esistono tra il Sindaco Occhiuto ed i Gentile (per la verità non solo questi), e che potrebbero indebolire fortemente la posizione del capoluogo di provincia nella corsa all’accaparramento della nuova presidenza.
Dico diventerebbe, purtroppo!
Perché poi nella realtà dobbiamo fare i conti con la nostra classe dirigente politica locale: incapace di avere il coraggio di cogliere certe opportunità; incapace di avere il coraggio di superare divisioni ideologiche e di interessi (politici e non), tali da concordare una strategia unitaria; incapace di anteporre l’interesse generale di un territorio fortemente penalizzato e “preso di mira” e che mai come oggi è poeticamente debole rispetto a posizioni di “potere” consolidate; incapace, soprattutto, di avere il coraggio di avere il coraggio che serve!
In questo contesto, ci presentiamo a questo appuntamento non solo senza avere un accordo sicuro tra la destra e la sinistra del nostro territorio capace di farci ottenere senza alcuno sforzo la nuova presidenza della provincia ma, addirittura, ci presentiamo con una destra ed una sinistra divise al proprio interno forse più di quanto non lo siano le destre e le sinistre cosentine.
Pazzesco…
Chissà se gli autorevoli esponenti della sinistra e della destra del nostro territorio quando leggeranno ciò che scrive un giovane ed incompetente ingegnere di 34 anni si faranno una risata oppure se riusciranno a riflettere sulla possibilità di unirsi, per una volta, e di rivendicare una leadership che probabilmente mai come oggi è necessaria e dovuta al nostro territorio….
…Oppure, se invece, continueranno – da bravi attori di teatro – a litigarsi sulle montagne del Patire sostenendo che è stato l’uno piuttosto che l’altro a mettere il lenzuolo che questa volta non copre Rossano o Corigliano impedendo loro di vedere il sole ma copre solo e soltanto la vergogna di un territorio che complessivamente non ha il coraggio di voler vedere un vero cambiamento.
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Ing. Fabio Pugliese