Area Urbana – «Rispettabili Autorità,
il gruppo delle 100 Associazioni territoriali di servizio, sindacali, professionali, culturali, economiche, sportive, di volontariato sociale militante che rappresentano una vasta e qualificata opinione pubblica, di fronte ad anni di osteggiate proposte di rafforzamento delle politiche unitarie tra le Città di Corigliano e Rossano, a difesa della loro Storia, della loro ricchezza culturale ed economica, del loro rilevante passato remoto, del grande contributo dato nei difficili anni della ricostruzione post bellica e del “miracolo italiano”, del vasto e meraviglioso comprensorio che le circonda, e tanto ancora “appallottolato” e gettato via da certa politica regionale e provinciale coalizzata a favore di altri luoghi, ebbene, questo virtuoso “raggruppamento”, nel gennaio scorso, ha rivolto ai Sindaci e Presidenti dei Consigli Comunali un motivato appello a favore della FUSIONE dei due Comuni di Corigliano e Rossano in UNO. Quell’appello ha trovato immediati consensi e accoglienze negli Amministratori dei due Enti e di ciò ha dato atto, alle popolazioni, tutta la stampa. Alle successive iniziative sul “Progetto Fusione”, sono conseguite nuove adesioni sia individuali che collettive. In modo trasparente, poi, sia sul fronte amministrativo e politico che su quello popolare, sono cresciuti l’interesse e lo studio anche normativo dell’istituto della Fusione per come concepito dalla legge attuale che è in evoluzione (Decreto Del Rio) e si è ribadito da più parti che le due Delibere di Fusione, sebbene dovessero essere di semplice avvio di procedimento, avrebbero costituito un forte elemento vieppiù simbolico verso la formazione del “Progetto Fusione”, sì certamente, anche a dar forza alla difficilissima lotta delle due Città e del Comprensorio per il ripristino del nostro Tribunale (infatti tra Le 100 Associazioni ci sono: Il Comitato …, gli Ordini (Avv. e Comm.), il Sindacato Avv. Calabria, la Camera Civile, ecc.).
Dopo il recente Consiglio Comunale che a Rossano ha registrato la presenza di tanti cittadini spinti a partecipare all’evento, con voto unanime ci si è riconvocati entro fine agosto per votare sulla FUSIONE. Analoghe iniziative a Corigliano e la nostra azione incessante e discreta, hanno di seguito portato, in questi giorni, alla notizia che i Dirigenti delle Amministrazioni riunitisi in delegazione, avevano trovato una data comune per la celebrazione dei Consigli Comunali (8 settembre?).
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Del resto il Territorio, vessato, da ultimo, dalla soppressione del suo Presidio di Giustizia, dal vuoto nella Sanità, nei Trasporti, nella Viabilità (tragica 106!), negli Investimenti, ecc. attende, con ansia e disperazione che una qualche decisione possa e debba influire sulla necessaria inversione di rotta di cui il “Progetto Fusione” (di per sé assai conveniente) è ritenuto, dalla gran parte degli Amministrati, indispensabile via da intraprendere subito. Per altro verso c’è da rilevare il forte interesse dei Ministeri interessati a questo “Progetto coriglianese e rossanese” quale esempio di spending review e come sperimentazione di forme di aggregazione non solo di minuscoli comuni (come sta già avvenendo in tutta Italia) ma di maggiori e importanti concentrazioni urbane contigue.
E del resto come meglio si potrebbe fare per riprendere la centralità politica e amministrativa che spetta a questo Territorio ma che, per i noti motivi, si è perduta da tempo agli occhi del Governo Centrale, della Regione e persino della Provincia, ragion per cui, specie in questo ultimo decennio, a dispetto della straordinaria importanza del Luogo, è stato un cessare continuo di funzioni, quindi, di peso politico e amministrativo?
Ed ancora come meglio si potrebbe agganciare il tema delle Aree Vaste di prossima istituzione al posto delle Province, l’una cosa e l’altra, senza un Progetto di Fusione che prenda le mosse dalle due Delibere e diventi procedimento di rilevanza nazionale?
Pertanto: cosa si aspetta ancora a varare le due Delibere?
A questo punto le “Le 100 ASSOCIAZIONI PER LA FUSIONE” – che nel luglio scorso hanno in loro seno costituito il propedeutico “COMITATO PER LA FUSIONE DI CORIGLIANO E ROSSANO IN COMUNE UNICO” – percependo il pericolo per il percorso già tracciato, proveniente da posizioni velleitarie, assunte, magari in tutta buona fede, da politici del luogo ma più propriamente voluti dalla politica “cosentina” che osteggia il “Progetto Fusione” perché troppo favorevole a questo avversato Territorio,
AUSPICA
la convocazione dei Consigli Comunali per Deliberare l’avvio del procedimento di FUSIONE tra Corigliano e Rossano, cosa che farebbe finire i tanti, troppi “giochetti” subiti in questi decenni. Inoltre il Comitato, a scanso di equivoci, dichiara che in caso negativo, farà appello diretto ai Cittadini, quindi “ai muri” delle Città, al Web, alla Stampa locale e Nazionale, per denunciare chi intralcia, senza motivo alcuno, il Progetto di Fusione che nato dal basso cerca il consenso della vera politica e delle Istituzioni che diversamente verrebbero meno ai loro già assunti impegni. »
Area Urbana, lì 4 settembre 2014
Il Presidente Rotary C. “Bisantium” per “Le 100 Associazioni ”
(Dr. Nicola Le Voci – Ass. prima firmataria Appello)