Intendo comunicare che si è tenuta questa sera presso la delegazione comunale di Rossano scalo la riunione sulla S.S. 106. Presenti molti sindaci del territorio: Corigliano Calabro, Crosia, Cassano All’Ionio, Mandatoriccio, Longobucco, Calopezzati, Campana, Caloveto, ecc. con Cariati assente a causa di un Consiglio Comunale.
Preciso sin da subito che è mio dovere ringraziare il sindaco di Rossano Antoniotti per l’ospitalità ricevuta e per i complimenti che, insieme agli altri sindaci mi ha rivolto e che intendo dividerli come è giusto con tutti i 18.165 componenti del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” e con gli iscritti all’Associazione omonima di cui mi onoro di essere il presidente: senza il contributo e l’unità di tutti non sarebbe mai nato questo nuovo interesse e questa nuova consapevolezza sulla famigerata “strada della morte”.
Ho apprezzato gli interventi di tutti i sindaci intervenuti. Tuttavia sento di dover sottolineare l’intervento del sindaco Antoniotti innanzitutto perché è stato colui il quale ha ospitato l’iniziativa e poi perché molte delle sue affermazioni le condivido totalmente (affermazioni, peraltro, che sono state poi riprese e giustamente condivise anche da altri sindaci).
Innanzitutto, ha spiegato che l’iniziativa parte da Rossano ma dovrà essere itinerante: non servono sul tema della S.S. 106 primogeniture, campanilismi o, peggio, divisioni. Ha accolto la mia proposta affermando che già dal prossimo tavolo permanente saranno presenti comitati, associazioni, forze sociali, ecc. Ha affermato che occorre determinarsi affinché si possa ottenere il finanziamento del Megalotto 8 e del Megalotto 9 per onorare la memoria delle vittime e poi per fare in modo che possano essere evitate altre.
Dell’intervento del sindaco di Rossano ho poi particolarmente apprezzato due aspetti:
1) quando ha spiegato che a suo avviso – cito testualmente – “la maggior parte delle vittime sono causa della strada” perché dai dati ciò è vero e poi perché questa è una impostazione culturale che si contrappone ad un’altra impostazione culturale: quella di chi ha il prosciutto sugli occhi ed ancora crede che molte delle vittime (se non tutte), della “strada della morte” sono dovute a chi guidava (dimenticando di avere la peggiore strada Statale d’Europa);
2) quando ha proposto a tutti i sindaci l’adozione della delibera che ho scritto insieme al Prof. Francesco Russo (Ordinario in Trasporti e Logistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria).
Ovviamente, il Prof. Russo, membro attivo del gruppo da me subito avvisato telefonicamente è rimasto molto soddisfatto del risultato ed insieme abbiamo deciso di ridenominare la nostra delibera chiamandola semplicemente “la delibera del gruppo Basta Vittime Sulla S.S.106” (anche perché la stessa è stata pubblicata nel gruppo è può essere adottata da tutti i comuni della Calabria che intendono farla propria).
Dalla delibera ovviamente nasceranno nuove importanti azioni come hanno proposto gli altri sindaci presenti. Sui loro interventi (che poi sono stati più brevi), anche per ragioni di spazio dirò sinteticamente che è emersa l’idea di considerare il problema dimenticando i tanti tentativi del passato, con una nuova determinazione e convinzione, unendo le forze, invitando le comunità dei paesi Arbëreshë, facendo in modo che la S.S. 106 possa diventare per tutti prima che una questione di sviluppo e di viabilità una questione morale.
La S.S. 106 è un po’ il ritratto della Calabria. Occorre cambiarla evitando di fare chiacchiere ed adoperandosi per intraprendere azioni concrete: tutte quelle necessarie. Impegnando tutti i candidati alle prossime elezioni regionali ad assumere impegni concreti nel programma sulla questione S.S.106, perché questa è una questione di civiltà.
Non bisogna più cadere nei campanilismi che in passato sono stati deleteri, occorre unirsi e, soprattutto, non bisogna più delegare nessuno: bisogna determinarsi, ognuno per la propria parte, affinché la S.S. 106 possa essere ammodernata iniziando ad agire anche sull’Europa.
Questo, in sostanza, si è detto.
Quello che invece dovrà farsi verrà attuato da subito: tutti i sindaci hanno deciso di adottare la suddetta delibera entro il mese di settembre e, dopo, si riuniranno per concepire un documento unitario. In questo modo il Ministero alle Infrastrutture, l’Anas, il Governo, la Regione Calabria e, soprattutto, l’Europa avranno modo di ricevere sia le singole delibere di tutti i comuni e sia un documento unico sottoscritto dai sindaci.
In conclusione, ritengo di poter affermare che le premesse relative a questo primo incontro sono buone, c’è ancora molto lavoro da fare ma era importantissimo iniziare. Ora occorrerà fare in modo che le scadenze siano rispettate, che gli impegni siano onorati e che tutti – dico davvero tutti – facciano la loro parte.
Anche e soprattutto i cittadini: interessandosi, invogliando i propri sindaci ad impegnarsi per la S.S. 106, proponendo idee e, più in generale, rinunciando alla tentazione di essere INDIFFERENTI!
L’indifferenza, questo ce lo insegna la storia, non ha mai fatto bene alla vita, al progresso ed allo sviluppo dell’umanità.
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Ing. Fabio Pugliese