Sono decenni che leggiamo manifesti contro l’abbandono dei cani. “Non abbandonate i cani”.
Si cerca di denigrare o di commuovere per scoraggiare gli abbandoni. Risultato: i cani continuano ad essere abbandonati a migliaia, soprattutto in estate.Dove vengono abbandonati? Lungo l’autostrada, in mezzo alle campagne, boschi in un luogo lontano da casa e ovunque il cane trovi difficilissimo o impossibile ritrovare la strada di casa. Ci si domanda che genere di persona sia quella che abbandona i cani. Pastori? Cacciatori? Medici? Avvocati? Imbianchini? Sono stanchi di portare fuori il cane? Non hanno soldi per curarli? La bambina che lo aveva voluto a tutti i costi si è stancata del peluches vivente? Sono ottimisti e pensano che qualche santo li salverà? Sono poco sani di mente? Insensibili? Non si riesce a dare loro una definizione.
Gli animali non hanno voce e chi li ama usa la propria per sostenerli!
Venerdì 22 Agosto a Corigliano Calabro si è tenuta una tavola rotonda tra i volontari attivisti della sibaritide e dintorni. L’evento ha permesso di fare il punto della situazione sulla questione randagismo in Sibaritide e zone limitrofe. Un momento di confronto per ripartire da settembre con nuovo entusiasmo e nuova forza per affrontare le criticità che ruotano intorno a questo fenomeno e trovare soluzioni concrete. Si è discusso della grande forza di volontà che impegna i vari volontari, delle risorse economiche inesistenti per poter far fronte la questione del randagismo e la necessità di attivare una campagna di sterilizzazione (che risulta essere una soluzione alla massiccia popolazione di cani sulle strade). Ridurre il numero dei randagi deve essere una priorità civile, l’educazione della popolazione è essenziale per contenere il problema. Considerato l’esistenza di un timido numero di volontari ( non solo appartenenti ad associazioni)della Sibaritide e dintorni, si desidera chiedere alle istituzioni pubbliche competenti , di concedere un incontro per discutere e cercare una soluzione ottimale del randagismo nelle comunità pertinenti. Non tutti i cittadini sono solidali alla questione tutela degli animali ed è giusto che gli amministratori stiano ad ascoltare e supportino attività che cerchino di alleviare questa piaga. Purtroppo nella nostra società sono ancora troppi quei soggetti che, ignorando la legge, pensano che un animale possa essere maltrattato, abbandonato, rinchiuso, avvelenato o addirittura impiccato ad un albero , i volontari si scontrano ogni giorno con l’ignoranza e l’indifferenza, per questo si chiede maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Questa serata è stato solo un tassello di un programma che ha bisogno crescere anche a livello di numero di volontari. Le strutture ospitanti sia pubbliche che private ormai sono al collasso. Si auspica in tempi non lunghi un programma di condivisione tra Asp, Ordine dei Veterinari e Associazioni di volontariato con l’obiettivo di limitare il fenomeno randagismo con tutti i mezzi a disposizione: potenziando per cui le sterilizzazioni, aumentando i controlli, favorendo le adozioni, organizzando staffette senza scopi di lucro, limitando il ricorso al canile che deve essere considerato solo come ultima spiaggia. Si desidera inoltre comunicare perplessità sulla legge regionale che prevede sterilizzazione e rimessa sul territorio di cani microcippati. Non risulterebbe una soluzione eccellente poichè nessuno si prenderebbe la responsabilità di un cane di strada in paesi dove vige l’omertà, per cui questa normativa andrebbe rivista e ampliata.
Solo operando in sinergia si potranno ottenere risultati duraturi . Si spera che vengano rinnovati impegni da parte di ciascuno per trovare uno slancio. E’ ora di dire basta alla guerra e ai dispetti, che vertono in questo ambito tra associazioni e privati specie se di mezzo ci sono degli esseri indifesi , che meritano rispetto anche da chi non li vorrebbe sulla faccia della terra.
Si ringrazia per la gentile presenza le sorelle Martina e Gabriella Conforti di Esperanza – Corigliano Calabro, Valentina Aino di Villapiana Lido, Agostino Amodio di Spezzano Albanese, Dario Carriere che opera su Corigliano Calabro. Non sono potute intervenire altri nomi di spicco del volontariato quali Katia Forciniti di Rossano Calabro, Anna Principalli di Mirto, Francesca Mendola di Castrovillari, Francesca Sorrentino di Lungro.
Alla base di tutto teniamo presente che chi non ama gli animali non ama nemmeno gli esseri umani’.