«On.le  Ministro,
attraverso questa lettera  intendo esprimere la profonda  gratitudine per la l’attenzione e l’interesse che il Governo ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali  hanno  voluto riservare all’Area Archeologica che racconta l’epopea  magno greca di Sybaris, vera eccellenza del patrimonio storico ed artistico del territorio che ho l’onore di amministrare.
Ho appreso, infatti, con enorme soddisfazione che il Governo, nell’ambito del Piano Operativo cultura 2014-2020, ha inserito l’Area Archeologica di Sibari nell’elenco dei tesori d’arte, abbandonati e tenuti in scarsa considerazione, nonostante contribuiscano a fare dell’Italia un mirabile museo diffuso.
 Finalmente, invertendo la tendenza, il Governo riconosce il giusto ruolo ad un Bene Culturale, patrimonio dell’umanità intera, per troppo tempo trascurato ed ignorato, dando inizio ad una nuova visione che mira a coniugare  l’esigenza della tutela del patrimonio culturale e del paesaggio con quella della valorizzazione e promozione, per lo sviluppo di un turismo  di qualità, più attento ed interessato alla bellezza, all’arte, alla storia.
    Da tanto aspettavo che tutto questo si verificasse.
La mia Amministrazione, infatti, sin dall’inizio, ha  assegnato un ruolo preminente all’Area Archeologica di Sibari  e si è oltremodo spesa per tentare di attirare sulla sua vicenda l’attenzione delle Istituzioni a tutti i livelli, nella piena consapevolezza che tale sito rappresenta l’eccellenza del considerevole patrimonio storico-culturale della Città di Cassano All’Ionio e, per questo,  un fondamentale volano di sviluppo turistico  e  di crescita civile e sociale delle comunità della Sibaritide e dell’intera Calabria.
Dopo la vicenda dell’esondazione del Fiume Crati, che ha fortemente compromesso il Parco Archeologico di Sibari, coprendo di fango anni di storia e di ricerche, ho dovuto centuplicare gli sforzi perché sul sito non cadesse l’oblio.
Grazie alla venuta a Sibari dell’allora Ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca,  è stato possibile scuotere le acque stagnanti ed avviare azioni concrete di recupero e valorizzazione del sito, guardando alla radice del problema e tentando di rimuovere le cause  che avevano provocato il disastro. Da qui l’ordinanza del Comune  di sradicamento degli agrumeti, sorti abusivamente nella golena del fiume e la costituzione, su indicazione del Ministro Barca, di un tavolo della legalità presso la Prefettura di Cosenza, per verificare costantemente le  condizioni di legalità sul territorio ed accertare l’utilizzo improprio della golena.
Il provvedimento dell’attuale Governo rilancia e rafforza il progetto, con la certezza  che è possibile proseguire lungo il solco tracciato per ridare dignità e valore al sito ove fu Sybaris.
    Per tali ragioni sono infinitamente grato alla S.V. ed al  Governo Renzi, convinto che, grazie al piano per i tesori abbandonati, si potranno aprire le porte ad iniziative concrete e definitive per riportare il Parco Archeologico di Sibari agli antichi splendori e per consegnare tale patrimonio alla completa e consapevole fruizione di appassionati, studiosi e turisti.
Sig. Ministro, vorrei approfittare dell’occasione per chiedere alla S.V., di programmare una visita in questo territorio, per avere l’onore di accompagnarLa nella splendida realtà archeologica di Sibari, alla scoperta del Parco e del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, che custodisce, fra i tanti tesori, l’opera bronzea del IV  sec. a.C. raffigurante il Toro Cozzante, che identifica la Calabria al pari dei Bronzi di Riace. Sarei felice, ancora,  di  poterLa accompagnare alla scoperta di altri importanti aspetti di questa Città di rara bellezza, ad iniziare dall’area archeologica delle Grotte di Sant’Angelo, uno dei sistemi carsici più imponenti ed affascinanti del Mezzogiorno di’Italia, il solo aperto al pubblico dell’intera Regione Calabria, ove gli studi archeologici hanno attestato  la presenza dell’uomo sin dal Neolitico Medio.
Nel ringraziare ancora per l’importante attenzione riservata a Sibari ed al mio Comune, chiudo questa mia lettera salutandoLa con infinita stima.»
Dalla Residenza Municipale, 25 Agosto  2014
                                                                                               
Giovanni Papasso