Rubato il defibrillatore allocato nell’apposita cassetta di custodia posizionata all’esterno della delegazione comunale della frazione Piana. Si tratta di uno dei 151 defibrillatori acquistati dalla provincia di Cosenza e donati ai comuni, alle associazioni di volontariato, alle società sportive, agli stabilimenti balneari… Ne ha dato notizia, con il dolore nel cuore e dopo aver sporto regolare denuncia ai Carabinieri, il sindaco di Cerchiara Antonio Carlomagno, di professione cardiologo e quindi ben consapevole della gravità del furto. Il tipo di defibrillatore acquistato dalla Provincia è, come è noto, un apparecchio medicale semi-automatico, utilizzabile quindi anche da un profano e capace quindi, attraverso una defibrillazione precoce, di salvare una persona colpita da un arresto cardio-respiratorio. Un accidenti, questo, che se non trattato nei tempi dovuti, provoca il danneggiamento dell’organo umano più importante, ossia il cervello, tanto è vero che le possibilità di salvare una persona in arresto cardio-respiratorio calano del 10% per ogni minuto che passa. Il primo cittadino lo ha definito “un atto vandalico ed un autentico attentato alla salute pubblica” perché, a rifletterci bene, equivale ad un vero e proprio omicidio. «Sono senza parole, – ha commentato il dottor Carlomagno – voglio solo confidare nel fatto che la presenza al suo interno di un sistema GPS che viene monitorato dalla postazione 118 possa permettere di individuare la posizione dove il defibrillatore è attualmente localizzato».
Pino La Rocca