ALTOMONTE – L’Euromediterraneo torna a calcare il palcoscenico del Teatro Belluscio dopo la pausa di una sera che ha visto Gregorio Calabretta esibirsi nello spettacolo teatrale “Aspettando ancora Garibaldi”, solcando sempre il tema dell’essere “calabresi” nella splendida location del “Belvedere dei Sangineto”. Stavolta il Festival lo fa con il cosiddetto “gergo dei calderai”, ovvero “l’ammascante”.   
Si tratta di un vernacolo particolare, recuperato dalla memoria orale e donato alla scrittura ed alla musica da John Trumper, chiarissimo professore, ordinario di glottologia all’Unical e dal collettivo Dedalus, con un libro-cd (edito nel 2012 da Città del Sole, per la Collana Tradizionario). Proprio l’esimio professor Trumper introdurrà il concerto, mentre i testi in “ammascante” sono scritti dal poeta e scrittore Franco Araniti.
Ed è appunto denominato “Ammasca” lo spettacolo che mercoledì 20 il Collettivo Dedalus porterà sul palcoscenico del Belluscio. “L’Ammasca” del Collettivo Dedalus ha l’obiettivo di contribuire ad accrescere la conoscenza di questa grande storia calabrese, ed è per questo che ha allestito un concerto dove la musica si amalgama con i testi in “ammascante”.
D’altro canto, il lavoro dei musicisti del collettivo è teso, come il loro lungo percorso artistico testimonia, a rianimare la “cultura popolare calabrese”.
Lo dimostrano i successi ottenuti (per ultimo, proprio con questo lavoro, secondo tra i primi cinque gruppi finalisti al premio Tenco 2013) che li sorreggono nel lavoro di ricerca col quale diffondono le sane radici, la memoria e le vie per un sempre migliore futuro della Calabria. I musicisti impegnati mercoledì 20 sono: Mario Artese (voce, chitarra battente); Sergio Artese (voce recitante); Franco Caccuri (basso elettrico); Paola Dattis (voce); Checco Pallone (tamburi a conice, chitarra acustica e classica); Giuseppe Pallone (mandolino, mandola) e Fabio Pepe (flauto, strumentazione midi).
Intanto, ha ottenuto un buon successo lo spettacolo teatrale “Aspettando ancora Garibaldi”, con l’emozionante storia d’amore di due contadini calabresi che vivono il passaggio cruciale per la nostra terra dai Borbone ai Savoia, vivendo in prima persona la venuta di Garibaldi e la repressione del “brigantaggio”.
Ed ancor prima, lunedì 18, gli spettatori hanno gradito le esilaranti battute sulle diversità interpretate da Nino Taranto con la partecipazione di Vittoria Cipriani.
Ma, pensando alla prossima serata, già s’interesecano i pensieri sul “Mondo Cantastorie” di Nino Racco che giovedì 21 sarà di scena ancora al Teatro “Costantino Belluscio”, per la serie “Altomonte Città d’Arte”.

Altomonte 18 agosto 2014                                  L’Ufficio Stampa


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