ROSSANO –  “Il tribunale di Rossano ha tutti i requisiti per mantenere la propria sede. Un eventuale accorpamento o chiusura avrebbe ripercussioni pesanti sul controllo del territorio e nella lotta alla criminalità organizzata”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli che ha fatto un’interrogazione al ministro della Giustizia Andrea Orlando.
 “Il Tribunale di Rossano copre le esigenze di un vasto e complesso comprensorio che comprende non solo l’area urbana Rossano – Corigliano ma anche i paesi montani dell’entroterra, con un  di utenza di  duecentomila persone. Si tratta di zone ad alto tasso di criminalità e la definitiva chiusura potrebbe costituire un pericoloso passo indietro dello Stato nella lotta alle mafie”.
 
“Ci auguriamo che il ministro Orlando – ha concluso Rampelli – voglia fugare tutti i dubbi visto e considerato che quella calabrese è  la mafia più potente e organizzata in Italia con ramificazioni anche all’estero”.
 
Segue testo interrogazione
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
 
RAMPELLI. Al Ministro della Giustizia. Per sapere – premesso che:
 
con i decreti legislativi 7 settembre 2012, nn. 155 e 156, è stata data attuazione alla delega al Governo contenuta nel decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari;
 
i due decreti disciplinano, rispettivamente, la nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero e la revisione delle circoscrizioni giudiziarie – Uffici dei giudici di pace;
 
lo stesso decreto-legge 138/2011 aveva previsto la possibilità che entro due anni dalla data di entrata in vigore dei decreti delegati il Governo apportasse disposizioni integrative e correttive degli stessi decreti;
 
in ottemperanza a tale previsione è stato adottato il decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 14, recante «Disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle disposizioni di cui ai decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155, e 7 settembre 2012, n. 156, tese ad assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari», ma sino al settembre 2014 sarà ancora possibile adottare ulteriori provvedimenti correttivi;
 
il 13 settembre 2013 il Ministro della Giustizia ha emanato un decreto per rinviare di due anni la chiusura di otto tribunali, al fine di consentire il completamento della
trattazione dei procedimenti civili ordinari e delle controversie in materia di lavoro, di previdenza e assistenza obbligatoria pendenti a quella data, tra i quali figura anche quello di Rossano, in provincia di Reggio Calabria;
 
il 19 settembre 2013 è stato istituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di verificare la natura e i tempi degli effetti applicativi del nuovo assetto territoriale sull’operatività degli uffici giudiziari;
 
i compiti del gruppo di lavoro non si esauriscono in una mera attività di monitoraggio delle problematiche applicative eventualmente sorte in sede di attuazione delle riforme ma prevedono anche l’individuazione di soluzioni organizzative e normative per superare le eventuali criticità emerse;
 
anche le situazioni specifiche dei Tribunali individuati con il decreto ministeriale del 13 settembre 2013 potranno costituire oggetto di valutazione alla luce delle verifiche di funzionalità che emergeranno dall’attività del gruppo di lavoro;
 
il Tribunale di Rossano risponde a tutti i criteri oggettivi di salvaguardia previsti dalla legge delega, e la Commissione europea per l’efficienza della giustizia, nelle linee guida del giugno 2013, ha riconosciuto espressamente la specificità del Tribunale di Rossano quale avamposto della legalità nella lotta alla criminalità,  giustificandone la necessaria permanenza;
 
nei giorni scorsi il Ministro Orlando ha definitivamente escluso la possibilità di un ulteriore decreto correttivo da adottare entro settembre, e ha ribadito la necessità di una nuova delega al Governo che renda possibile l’emanazione di un nuovo decreto legislativo che corregga la regola dei “tre tribunali provinciali”;
 
con specifico riguardo al Tribunale di Rossano il Ministro avrebbe tuttavia annunciato l’intenzione di disporre un supplemento ispettivo rispetto ai risultati già resi noti dalla commissione che non lasciavano grossi margini per la riapertura della sede del palazzo di giustizia», al fine di valutare se esistano «degli elementi per disporre una modifica al decreto»;
 
il Tribunale di Rossano copre le esigenze di un vasto e complesso comprensorio che comprende non solo l’area urbana Rossano – Corigliano ma anche i paesi montani dell’entroterra, con un bacino complessivo d’utenza pari a circa duecentomila persone, e all’interno del quale Rossano e Corigliano sono stati individuati quali territori ad alto tasso di criminalità, e la sua definitiva chiusura penalizzerebbe il territorio senza alcun beneficio di carattere economico e di efficienza ma anzi determinando un aggravio di tempi e costi a carico dello Stato e dei cittadini -: quali siano gli esiti del suplemento d’indagine annunciato e di cui in premessa e quali ulteriori iniziative intenda assumere per scongiurare la chiusura definitiva del Tribunale di Rossano.
 
RAMPELLI


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