E’ di Acri l’ultima vittima, in ordine di tempo, dell’ormai tristemente nota SS 106 jonica o “strada della morte”. Si chiamava Pasquale Pastore aveva 71 anni i ieri mattina intorno alle 10 a bordo della sua bicicletta stava percorrendo la statale per raggiungere, con ogni probabilità, il villaggio turistico Marina di Sibari dove, secondo informazioni assunte sul posto, stava trascorrendo un periodo di ferie, allorquando per cause che sono al vaglio dei Carabinieri della Tenenza di Cassano Jonio, di fianco allo sfortunato ciclista è sfilato un autoarticolato di proprietà di una società siciliana che opera nel settore della vendita degli insaccati, ci sarà stato o meno un contatto tra l’autoarticolato e la bicicletta, fatto stà che Pastore è finito a terra sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. L’uomo ha perso immediatamente conoscenza, sul posto oltre ai carabinieri sono giunti i medici del 118 i quali constatando la gravità delle condizioni di Pasquale Pastore hanno richiesto l’intervento dell’elisoccorso, ma nonostante una certa tempestività nei soccorso alle 14.30 il cuore dell’uomo ha cessato di battere presso l’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, troppo gravi le lesioni riportate dalla base cranica di Pastore a seguito del violento impatto con l’asfalto. Sull’accaduto la Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo e le indagini sono affidate al pm Maria Grazia Anastasia, che subito ha disposto il sequestro dell’autoarticolato e della bicicletta. Mentre nei confronti dell’autista dell’autoarticolato, come atto dovuto in circostanze del genere, S.G. 54 anni di Messina, viene ipotizzata l’accusa di omicidio colposo.

      Giacinto De Pasquale
 


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