«La massa debitoria che il comune ha ereditato è ben oltre 5milioni e 600mila riferiti dal consigliere Cavallo e abbiamo dovuto fare ricorso all’anticipazione di liquidità per 2milioni e 180mila euro per pagare debiti contratti anche dall’amministrazione di cui lui faceva parte, che in 5 anni non ha pagato la Sorical per oltre 1milione e inoltre non ha onorato le utenze elettriche, telefoniche e altre spese contrattualizzate per circa 700milione di euro». E’ la puntuale e articolata replica dell’esecutivo in carica ai rilievi mossi dal consigliere di Minoranza Davide Cavallo che nei giorni scorsi ha tenuto una conferenza stampa per fare luce sulla massa debitoria che, a suo dire, si sarebbe accumulata ben prima dell’esecutivo Bianchi di cui stesso faceva parte e anche per sostenere che i debiti ereditati sarebbero uno sciocco alibi all’inoperosità dell’attuale esecutivo. «Ancora una volta – esordisce così la comunicazione – Cavallo prende fischi per fiaschi, a dimostrazione che, sebbene egli sia stato per cinque anni al comune, solo ora pare abbia avuto cognizione della reale situazione debitoria dell’ente. Allora, -prosegue la nota – è doveroso chiedersi: dove è stato Cavallo nei cinque anni in cui è stato assessore, anzi quattro e mezzo, visto che l’hanno cacciato prima? In cinque anni cosa ha fatto? Di cosa si è occupato? Quali iniziative ha intrapreso per lo sviluppo e il bene di Trebisacce? Ci viene il dubbio che, forse, vuole fare dall’Opposizione quello che non ha fatto quando era in Maggioranza. I debiti di cui alle sentenze, riferite da Cavallo, sono relativi ad espropri di terreni per la costruzione di opere pubbliche, non certo per canti e balli, che nessuno nasconde». A prescindere da chi sia l’artefice dei debiti, appare comunque chiaro che il comune di Trebisacce galleggia in un mare di debiti, la qual cosa non è certo incoraggiante per i cittadini-contribuenti che temono ci possa scappare il dissesto, con tutte le conseguenze annesse e connesse. Dopo questa serie di interrogativi e dopo aver rivelato che la somma debitoria è ben oltre quella indicata da Cavallo, la nota proveniente dal palazzo spiega che «ad oggi, non vi è stato alcun riconoscimento dei debiti fuori bilancio e che da oltre un anno stiamo cercando di risanare il bilancio del comune e di dare ordine alla gestione politico-amministrativa… Ecco perché – si legge ancora nella nota – le accuse di Cavallo sono inconsistenti e false. Né ci appassionano i presunti scoop. Né comprendiamo dove vuole andare a parare. Noi rispondiamo solo di quello che facciamo noi. Del resto – argomenta la nota-stampa – possiamo confrontarci con lui sia in consiglio che in pubblico: non dobbiamo difendere nessuno e, soprattutto, non abbiamo nulla da nascondere. Forse è arrivato il momento – conclude la nota – che Cavallo guardi avanti e non dimentichi che sono stati gli elettori a bocciarlo: il bene comune si persegue con la profusione quotidiana di impegno, passione, spirito di sacrificio e proposte utili. Altro che immobilismo: i risultati stanno arrivando e, se a Trebisacce oggi c’è stata qualcosa di immobile, quella è sicuramente l’opposizione di Cavallo!».

     Pino La Rocca


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