«La massa debitoria (5milioni e 600mila euro) ereditata dall’esecutivo in carica non è attribuibile all’esecutivo-Bianchi ma si è accumulata nel corso degli anni precedenti ed ha una matrice facilmente identificabile se si pone l’attenzione alle date riportate nel prospetto dei debiti fuori bilancio fatto redigere dagli uffici di ragioneria». E’ quanto ha sostenuto, carte alla mano, il consigliere di Minoranza Davide Cavallo che ha convocato un’apposita conferenza-stampa con il dichiarato obiettivo di deresponsabilizzare l’esecutivo Bianchi di cui faceva parte lui stesso e, come ha tenuto a precisare più volte, «per smentire il messaggio che il capo dell’attuale amministrazione comunale ha tentato di far passare nei suoi tanti interventi che la massa debitoria sia stata accumulata dall’esecutivo precedente». Per dare forza al suo ragionamento l’avvocato Cavallo ha usato l’evidenziatore ed ha fatto rilevare che, se dalla cifra di 5milioni e 500mila euro si sottraggono i 2milioni di euro del canone-acqua non pagato alla Regione dal 1981 al 2004 ed inoltre i circa 2milioni relativi al contenzioso per “espropri effettuati e non pagati” ascrivibili sempre alle stesse date ed al milione di euro di “residui passivi ancora da soddisfare”, resta un debito di soli 600mila euro che, secondo Cavallo, rappresentano spese correnti di carattere fisiologico (utenze varie e spese per materiale di facile consumo) contratte in parte dall’esecutivo precedente e in parte da quello attuale. «In realtà – ha dichiarato con una punta di polemica l’avvocato Cavallo riferendosi agli attuali amministratori – lor signori hanno cercato di giustificare la loro inoperosità addossando tutte le colpe all’esecutivo-Bianchi». In riferimento poi all’operazione finanziaria avviata dall’esecutivo-Mundo per tentare di risanare il bilancio, Cavallo ha ribadito che non poteva essere avviata prima, e quindi dall’esecutivo precedente, perché i Decreti emanati per consentire ai comuni di ripianare i debiti sono opera del Governo-Monti e portano le date del 2012 e 2013. «In ogni caso – ha affermato Cavallo – l’attuale esecutivo sta cercando di ripianare i debiti facendo altri debiti senza avere, peraltro, una strategia chiara e decisa ma navigando a vista e facendo ricorso a scelte ondivaghe e mutevoli. Come quella che, secondo l’esponente dell’UDC, è stata utilizzata in occasione dell’ultimo consiglio comunale che ha approvato il “Rendiconto di gestione 2013”, allorquando la scelta adottata in precedenza di ricorrere all’alienazione degli immobili comunali per fare cassa, è stata annullata e si è deciso di fare ricorso al “Piano Pluriennale di Riequilibrio” pochi minuti prima del consiglio, nel corso di una seduta di Giunta tenutasi quasi in contemporanea con il consiglio. «Quanto accaduto, – ha commentato Davide Cavallo ricordando che gli atti vanno notificati alla Minoranza 20 giorni prima del consiglio – oltre ad evidenziare l’ostracismo nei confronti della Minoranza, dà adito ad un dubbio sulla stessa legittimità dell’iter seguito… e comunque – ha concluso Cavallo offrendo alla Maggioranza l’assist per una pronta replica – quanto successo evidenzia con forza l’assoluta mancanza di meriti di questo esecutivo nella cosiddetta opera di risanamento dei conti pubblici».
Pino La Rocca