Tramontato forse definitivamente il sogno del porto, sul quale qualche politico locale in passato ha improntato e vinto la propria campagna elettorale, la cittadina jonica ridimensiona le proprie velleità e si dota di un’area di alaggio e rimessaggio-barche per incentivare il turismo da diporto e la pesca sportiva, per migliorare l’offerta turistica complessiva e per confermare l’antica vocazione marinara della cittadina jonica. Nei giorni scorsi, assente il primo cittadino per i noti impegni romani connessi al Terzo Megalotto della S.S. 106, ma alla presenza di tanti appassionati del mare, oltre che degli aggiudicatari del Bando Pubblico intestato alla signora Giovanna Marino, è stato tagliato il nastro ed è stata inaugurata l’area-alaggio e rimessaggio. Madrina dell’inaugurazione la signora Vittoria Folda proveniente da antica famiglia di pescatori trebisaccesi da cui discendono i fratelli Megale, autentica gente di mare, che si occuperanno praticamente della gestione dell’impianto. Il deposito-barche, ricadente nella zona C del PSC, non avrà le caratteristiche di un porto-rifugio realizzato in mare, da utilizzare dai pescatori di mestiere e dai pescatori-dilettanti anche nei mesi invernali, ma consentirà agli appassionati del mare di avere un natante e, condizioni-meteo permettendo, di andare per mare sia per diporto che per praticare la pesca sportiva. L’area interessata, con annessa passerella per il varo dei natanti e uno specchio d’acqua antistante da utilizzare come “corridoio di lancio”, si trova in adiacenza al torrente Pagliara ed ha una superficie complessiva di circa 3mila mq. ed un fronte mare di 80 metri lineari. Ci sono voluti mesi di lavoro e di sacrifici per poterla sgomberare dalla fitta vegetazione e da accumuli di rifiuti. Oggi la stessa area risulta riqualificata e attrezzata di tutto punto. La concessione, rinnovabile tacitamente, avrà la durata di due anni ed un costo annuo di 4mila e 700 euro. I molti appassionati di mare e possessori di un natante ora avranno a disposizione una propria struttura e potranno così ritirare le barche da altri rimessaggi dei paesi vicini e trovare ospitalità in loco, proprio nei pressi della zona dove per oltre 30 anni i trebisacccesi hanno immaginato di veder realizzato il proprio porticciolo turistico-peschereccio. Lo stesso sogno che si è realizzato da tanti anni a Cariati e più di recente a Policoro e che, forse, rimarrà per sempre un illusorio miraggio per i cittadini di Trebisacce. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici Filippo Castrovillari – è quello di dare impulso alle attività turistico-ricreative, di attivare, attraverso iniziative locali, occasioni di lavoro, soprattutto per i giovani ed anche di riqualificare un’area che presentava da sempre una situazione di grave degrado ambientale».
Pino La Rocca