Out out del Direttore Generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Gianfranco Scarpelli, nei confronti dei Direttori dei Distretti Sanitari, dei Direttori delle Farmacie Territoriali e dei Direttori delle Farmacie Ospedaliere, a proposito del tetto della spesa farmaceutica da raggiungere per l’anno in corso. Scarpelli in una lettera inviata nei giorni scorsi ha comunicato ai responsabili di cui si diceva sopra che: “Il Ministero della salute ha stabilito, per l’anno 2014, il tetto di spesa per la farmaceutica pari a: 3,5% per quella ospedaliera e 11,35% per quella territoriale. Tenuto conto che attualmente la spesa Farmaceutica territoriale ed ospedaliera, nell’ASP di Cosenza, è nettamente superiore al tetto stabilito dal ministero, si ritiene opportuno informare – da qui l’invito di Scarpelli – che solo un’azione congiunta di tutti gli attori coinvolti nell’attività prescrittiva (MMG, Medici specialisti ambulatoriali ed ospedalieri, Medici dì Continuità Assistenziale), potrà garantire il raggiungimento dell’obiettivo”. Ma il direttore generale va oltre l’invito perché ad un certo punto scrive: “Si invitano, pertanto, tutti i Direttori in indirizzo al rispetto delle norme regionali e nazionali emanate in materia, attraverso il monitoraggio ed il controllo della spesa farmaceutica e la verifica dall’appropriatezza prescrittiva e terapeutica, ciascuna per la parte di propria competenza, nonché 1’adozione dei relativi provvedimenti in caso di documentate inadempienza”. E poi a chi deve controllare Scarpelli manda un segnale forte: “Si dispone, inoltre, che ognuno per le proprie responsabilità si attivi con procedure e provvedimenti appropriati, per il rispetto dell’obbligo della prescrizione da parte dei Medici Specialisti Ospedalieri ed Arabulatoriali sul Ricettario SSN, mediante l’incrocio dei ricettari consegnati ai Medici e le relative prescrizioni, secondo quanto stabilito nel DPGR N°37/2014, relativo all’appropriatezza prescrittiva, al controllo sull’utilizzo Appropriato dei Farmaci e dei Dispositivi all’interno delle Strutture Ospedaliere”. Da qui le eventuali sanzioni o provvedimenti: “Il mancato rispetto di tale disposizione – scrive Scarpelli – avrà come ricaduta il non raggiungimento degli Obiettivi Aziendali, per cui comporterà per ogni singolo Dirigente coinvolto, responsabilità Giuridico-Amministrative ed Economico¬Contabili, par le quali questa Direzione sarà costretta ad attivare i relativi provvedimenti di conseguenza”. Dirigente avvisato mezzo salvato.
Giacinto De Pasquale