La Bmw andata carbonizzata era parcheggiata davanti alle finestre della casetta a pianterreno che Oranges aveva preso in fitto sul lungomare di Schiavonea, mentre l’amministratore dormiva coi propri familiari
Non trova battute d’arresto la morsa degli atti intimidatori perpetrati nei confronti di amministratori pubblici calabresi.
L’ultimo episodio, che va ad allungare ulteriormente la già lunga lista dell’anno in corso, è quello consumato durante la notte tra mercoledì e ieri ai danni del vice sindaco in carica del Comune di Corigliano Calabro, l’avvocato Francesco Paolo Oranges, 48 anni, esponente d’una compagine civica ispirata al Centrodestra guidata dall’ex parlamentare di An Giuseppe Geraci.
Ignoti e tracotanti criminali hanno preso di mira la sua Bmw serie 3 station wagon, l’hanno cosparsa di liquido infiammabile, v’hanno appiccato il fuoco e si sono fulmineamente dileguati nelle tenebre della notte.
Un vero e proprio blitz, consumato proprio sotto il naso dell’uomo pubblico.
Il tutto è infatti andato in scena sotto le finestre e il portoncino d’una casetta a pianterreno presa in affitto per il mese di luglio dall’amministratore e dalla sua famiglia sul lungomare di Schiavonea, la popolosa frazione marina di Corigliano Calabro.
Siamo in Via Archimede, tra le case-vacanza dell’ultima fila d’un lungomare che in queste settimane vede giovani e famiglie a passeggio fino a tarda ora.
Le ignote mani criminali scelgono quindi la notte fonda per entrare in azione, ed evitare così d’essere notati da occhi indiscreti per strada o da qualche balcone aperto.
Sono le 4: il vice sindaco, la moglie e i loro due bambini stanno dormendo.
In un attimo sentono delle urla provenire dalla strada: «La macchina, brucia la macchina!».
Oranges spalanca l’uscio e si ritrova negli occhi atterriti quelle lunghe lingue di fuoco che avvolgevano proprio la sua auto.
Una scena raccapricciante per Oranges ed i suoi familiari, in particolare per i bambini.
Allertati, sul posto si sono portati subito i carabinieri della Compagnia cittadina diretta dal capitano Pietro Paolo Rubbo mentre qualcuno dei vicini subito accorsi cercava di darsi da fare con l’acqua per cercare di spegnere l’incendio.
Poco dopo sono giunti a domarlo i Vigili del Fuoco del distaccamento di Rossano: ma la berlina del vicesindaco era già completamente carbonizzata.
Oranges s’è detto «costernato» dell’atto intimidatorio subìto e ha dichiarato di «non comprendere affatto» se esso possa essere riconducibile al proprio impegno d’amministratore pubblico o piuttosto alla propria attività professionale d’avvocato penalista che però ha notevolmente ridotto da un anno a questa parte, vale a dire proprio da quando ricopre la carica istituzionale di vice sindaco.
Sul caso indagano i carabinieri che già nella mattinata di ieri hanno sentito in caserma il vice sindaco, il quale non avrebbe palesato alcun tipo di sospetto.
Solidarietà è stata espressa dal sindaco Geraci, dal presidente del Consiglio comunale Pasquale Magno, dall’intera Giunta e dai consiglieri comunali di maggioranza e minoranza.