I dati che provengono dall’agricoltura sono impietosi e ci dicono incontrovertibilmente che in questo particolare momento storico il settore è sempre più in ginocchio. In particolare, nella piana di Sibari, le produzioni agricole di qualità stanno facendo i conti con il mercato delle vendite e, purtroppo, i dati confermano il trend negativo degli anni passati. Questa la denuncia di Cristian Vocaturi, responsabile tecnico OP Bruzia e segretario del Collegio degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati di Cosenza, che chiede interventi urgenti da parte delle istituzioni preposte al fine di dare ossigeno ai tanti produttori che vivono un momento di forte difficoltà. Il comparto agricolo ha bisogno di interventi strutturali che consentono ai tanti addetti di poter continuare a mantenere aperte, vive e fiorenti le aziende. I dati in mano agli addetti al lavoro sono sconfortanti. Relativamente alle vendite riferite alla campagna in corso si registrano i seguenti dati riguardanti la pescocoltura: il prezzo al kg di prodotto, al lordo del costo di condizionamento e trasporto, varia da 0,85 € a 0.55 € a secondo della categoria e del confezionamento. La riduzione del prezzo di vendita rispetto alla precedente campagna è del 35-40% e con una riduzione delle quantità prodotte rispetto alla precedente campagna pari al 10%. Se poi a questi numeri, da shock finanziario, si aggiunge anche la riduzione dei consumi rispetto al 2013 di almeno il 20-25% il quadro economico delineato è da fallimento! La pescocoltura, ma anche le altre tipologie di colture praticate nella Piana sibarita, dalle famose clementine, alle arance, agli ortaggi, ai vigneti, obiettivamente sono e rappresentano una fetta importante, importantissima, della economia regionale. Centinaia di aziende, cooperative, piccole e medie, danno lavoro a migliaia di persone. Basta solo questo dato per dire che se si ferma il motore economico dell’agricoltura sono guai seri per tutto il sistema economico regionale. Non si può quindi lasciare che questo volano economico perda di spinta e sia sottoposto anno dopo anno a correnti che lo agitano, lo scuotono, cercano di farlo partire, ma che poi inesorabilmente esauriscono la loro potenzialità e tutto ritorna come prima. E, in base a ciò, ritorna forte e propulsivo il discorso di operare con strategie strutturali che intervengano veramente al cuore del sistema e cerchino, nel frattempo di fermare questo declino, ma al contempo e già nell’immediatezza dare tono e sostanza alle centinaia di imprese che hanno creduto e credono nel loro lavoro e che con fatica portano avanti quello che purtroppo sta diventando un sogno: godere, come è giusto che sia, dei frutti del proprio sudore. Nei giorni scorsi, attraverso incontri istituzionali, ultimo in ordine di tempo oggi in Provincia di Cosenza con l’assessore al Governo del Territorio Leonardo Trento, abbiamo esposto tali esigenze. Attendiamo fiduciosi iniziative immediate ed urgenti per un sostegno concreto in favore del settore e delle tante aziende in difficoltà del territorio.
COLLEGIO AGROTECNICI E AGROTECNICI DI COSENZA E OP BRUZIA