Trivellazioni nello Jonio: i sindaci dell’Alto Jonio riprendono l’ascia di guerra e si riorganizzano per contrastare l’arroganza dei petrolieri che, autorizzati dal Governo, tornano alla carica per tentare di fare business nello Jonio attraverso le trivellazionie la ricerca di idrocarburi. A serrare le fila ed a chiamare a raccolta gli altri sindaci, i movimenti ambientalisti, le associazioni, le forze sindacali, tutte le altre forze sociali ed i cittadini ci ha pensato il sindaco di Roseto Capo Spulico che ha avuto il merito in passato, per iniziativa dell’allora sindaco Franco Durso, di aprire il fronte della protesta nell’Alto Jonio. «Gli ultimi provvedimenti governativi in merito alle autorizzazioni alla ricerca di idrocarburi in mare – ha scritto il neo-sindaco Rosanna Mazzia all’epoca vice- sindaco di Roseto – ci allarmano e impongono che la filiera istituzionale, costruita proprio nel mio comune oltre un anno addietro nel corso di un incontro tra i vari livelli istituzionali, le associazioni ambientaliste ed i cittadini, si riattivi immediatamente per fermare la nuova offensiva contro il “Mare Nostrum”. Da quella iniziativa – ha aggiunto l’avvocato Mazzia – è infatti scaturita la convocazione della commissione regionale Ambiente convocata dal presidente Gianluca Gallo presso il castello Federiciano di Roseto di Roseto. Vi invito pertanto – ha scritto il sindaco di Roseto a tutti i soggetti potenzialmente interessati alla problematica, – all’incontro che si terrà martedì 15 luglio p.v. alle 19.30 presso la nuova sala consiliare del comune, nel centro storico di Roseto».
     Pino La Rocca


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