Il 26enne studente di Giurisprudenza Angelo Miceli, voce del “metal” cosentino, ha deciso inspiegabilmente di farla finita
Titanicamente, ha deciso che la sua morte dovesse fare notizia.
Angelo Miceli, 26 anni, studente universitario e una grande passione per la musica, ha perciò pensato di lanciarsi da un viadotto. L’ha fatto nel buio della notte.
Una tragedia umana ancora a tutti incomprensibile andata in scena nella nottata tra martedì e mercoledì scorsi lungo la strada provinciale che collega i piccoli comuni arbereshe di San Cosmo Albanese e Vaccarizzo Albanese.
Angelo s’è lanciato dal viadotto che attraversa un’isolata contrada denominata “Ponte del fiume”.
Il giovane s’era silenziosamente allontanato a piedi, nella prima serata, dalla sua abitazione di San Cosmo Albanese in cui viveva coi genitori, entrambi insegnanti, e la sorella, pure lei studentessa.
Preoccupati di non vederlo rincasare per cena nè più tardi, i familiari a una certa ora hanno allertato i carabinieri.
Constatato lo stato di forte apprensione della famiglia, i militi del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Corigliano Calabro si sono messi sulle tracce del giovane immediatamente, nottetempo, non lesinando mezzi ed energie a disposizione.
Le ricerche nella zona circostante la scomparsa sembravano però vane, tanto che i carabinieri hanno richiesto l’ausilio d’un loro elicottero e degli uomini della Protezione Civile.
La macabra scoperta del suicidio è stata fatta verso le 10 del mattino di mercoledì.
Sul corpo esanime di Angelo gli evidenti segni lasciati dalla sua caduta nel vuoto, un volo di qualche decina di metri. Sul suicidio non ci sarebbero dubbi nonostante il sostituto procuratore di turno presso la Procura di Castrovillari, Maria Rana, abbia disposto l’autopsia.
Nessun biglietto, nessuna lettera lasciata dal 26enne per spiegare il suo plateale gesto.
Dall’abitazione dei genitori i carabinieri hanno prelevato il suo computer per cercarvi all’interno l’eventuale spiegazione: il suicidio era un atto che il giovane ultimamente pare avesse più volte “annunciato” proprio ai familiari pur senza alcun motivo apparente.
Angelo, da tutti descritto come un «un ottimo ragazzo», studiava Giurisprudenza a Cosenza ed era prossimo alla laurea.
La sua grande passione era però la musica “Heavy metal”.
Suonava il basso ed era la voce d’un gruppo locale emergente, i “Fury of Elizabeth”, che proprio questa sera si sarebbe dovuto esibire a Cosenza: il concerto è stato ovviamente annullato.
In precedenza aveva frequentato il Liceo Classico “Giovanni Colosimo” di Corigliano Calabro e qui lo ricordano con affetto tutti i suoi ex compagni di scuola e numerosi amici.
Decine i messaggi increduli e colmi d’affetto postati sul suo profilo Facebook da amici e conoscenti.
Uno su tutti: «Ricordo bene l’ultima delle nostre chiacchierate. Mi parlasti dell’università, dei tuoi progetti e in particolare mi dicesti che agli esami molti professori, più che badare alla tua preparazione, badavano ai tuoi capelli per loro troppo lunghi, ai tuoi bracciali. Io ti dissi che purtroppo per la maggior parte delle persone “l’abito fa il monaco” e che dovevi fregartene dei pregiudizi e dei giudizi della gente limitata. In fondo con gente simile abbiamo avuto a che fare sin da piccoli nel nostro paesino che è un contenitore di persone miopi e che non sanno guardare oltre il proprio naso! Sin da piccolo hai sempre mostrato di essere un curioso che non si accontentava mai di una spiegazione su qualunque cosa.
Dovevi sapere, conoscere. Questa fame di conoscenza ti ha portato negli anni a divorare libri, tanti libri di storia. Parlare con te era sempre piacevole, i confronti con te erano positivi, sempre ti lasciavano qualcosa in più. E poi avevi un modo tutto tuo di salutare e ogni tuo saluto era accompagnato da un luminoso sorriso che partiva dagli occhi e si disegnava sulle labbra. Hai fatto una scelta, non la condivido, ma sono tenuta a rispettarla! Tutti devono rispettare la tua terribile scelta, di cui solo tu puoi conoscere i motivi. Da ieri mattina l’unica cosa che mi ripeto in mente è “spero che tu ora possa continuare a sorridere e possa ricevere le risposte che qui non hai trovato”. Angiolè ti abbraccio, sii sereno».