Poste italiane risponde picche alla richiesta del sindaco: l’ufficio postale della frazione Piana per tutto il periodo estivo funzionerà a giorni alterni perché detto ufficio è da considerare a tutti gli effetti una succursale di quello del centro storico che invece continuerà ad avere apertura continuativa e, per di più, con due sportelli. Strano destino, in effetti, quello degli abitanti della frazione Piana: nonostante i residenti siano 1.400 a fronte dei circa 1.000 residenti nel centro storico, gran parte dei servizi, tra cui l’ufficio postale “principale”, ma anche lo stesso Municipio, rimangono saldamente nel’antico borgo, a dispetto del disagio a cui sono sottoposti i residenti della Piana. Nei giorni scorsi il sindaco Antonio Carlomagno, raccogliendo le pressanti richieste dei cittadini della Piana che subiscono un evidente disagio, ha scritto alla Direzione Generale ed all’Agenzia di Castrovillari di Poste Italiane chiedendo il ripristino del servizio continuativo. Per tutta risposta la Direzione Generale, declinando argomentazioni di lana caprina, ha risposto che l’ufficio della Piana è una emanazione dell’ufficio “principale” sito nel centro storico, «per cui, – si legge nella risposta di Poste Italiane – in caso di ferie o di altre assenze programmate da parte del personale, si reputa opportuno privilegiare l’operatività dei 2 sportelli dell’ufficio “principale”. Proprio in estate, dunque, quando la popolazione aumenta per il ritorno dei tanti emigrati sparsi in tutto il mondo, i servizi vengono ridotti a Cerchiara come in tutti gli uffici minori, perché il personale ha il legittimo diritto di fare le ferie. E, nel frattempo, la disoccupazione, specie quella giovanile, dilaga sempre più.
     Pino La Rocca


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