Si sono svolti ieri pomeriggio nella Chiesa Madre di San Giorgio Martire i funerali del poliedrico artista oriolese Giorgio Maiuri, protagonista di un grave incidente d’auto verificatosi sabato sera alla periferia di Oriolo e precisamente lungo la strada “dei Cappuccini” che conduce a Nocara e deceduto presso l’ospedale di Rossano dove era stato trasferito nel corso della nottata dal 118 di Trebisacce. La sua tragica scomparsa ha destato enorme scalpore in tutto il paese perché si tratta di un artista poliedrico, dotato di qualità artistiche non comuni che lo portavano a spaziare in tutto il settore delle arti: pittore, scultore, poeta, fotografo, restauratore, Giorgio Maiuri, 57 anni, era un autentico personaggio che si faceva voler bene e attirava la simpatia, la stima e l’amicizia di tutti in paese. Dopo essersi il diplomato all’Istituto Tecnico, Maiuri si era iscritto a Milano alla facoltà di Filosofia, ma la sua passione per l’arte lo aveva spinto a ritornare subito nella sua campagna di Oriolo per studiare da autodidatta, libero di intraprendere viaggi in tutto il mondo e soprattutto in Africa (Tunisia, Marocco, Kenia, Tanzania), ma anche in Asia, (India, Sri Lanka) e in America Latina, (Messico e Costarica). L’artista Maiuri non era conosciuto solo ad Oriolo e in Calabria ma il suo estro e le sue qualità erano note nel mondo artistico di tutta Italia.
Pino La Rocca