La riunione fissata per domani a Roma tra l’Anas ed i sindaci dell’alto ionio riguarda indirettamente la realizzazione del 3° Megalotto della strada Statale 106 ionica che collegherà Sibari con Roseto. Poiché essa riguarderà esclusivamente le opere di compensazione previste e, più in generale, come esse debbono essere distribuite all’interno del territorio. Una utile premessa è quella di dire che l’Anas le opere di compensazione le ha già previste e queste – è bene sottolinearlo e ribadirlo – sono il frutto delle richieste dei sindaci. In pratica, molte di quelle opere di compensazione che solo ieri erano state richieste ed ottenute dai sindaci oggi sono “contestate” perché all’Anas si richiede altro. Una ulteriore importante premessa è questa: solo domani scopriremo se i sindaci dell’alto ionio sono veramente uniti e se prevarrà il buon senso oppure se alcuni di loro nella conferenza dei servizi del 2 luglio scorso hanno dichiarato con le parole di volere l’opera e di volerla al più presto salvo poi operare concretamente nei fatti affinché l’opera salti per aria a fronte di una mancata unità di intenti o, peggio, di pretese assurde ed impossibili da poter ottenere e realizzare. Ovviamente molto dipenderà anche dall’Anas. Occorrerà capire se avrà nei confronti dei sindaci un atteggiamento di chiusura oppure se, invece, come si spera sarà disponibile ad un confronto sereno e costruttivo su queste opere. Invero, occorre dire, che sarà difficile che l’Anas sarà “chiusa” nei confronti dei sindaci considerato che li ha invitati ad una riunione, quella di domani appunto, per discutere delle opere di compensazione. Una cosa è certa: sarebbe molto utile che sulle opere di compensazione i sindaci dell’alto ionio potessero avere lo stesso buon senso avuto in sede della conferenza dei servizi dello scorso 2 luglio e, soprattutto, sarebbe molto positivo se dall’incontro di domani i sindaci uscissero ancora più compatti di quanto sono entrati. Perché sono ormai chiare tre cose:
1) Non è possibile avanzare grandi pretese perché i soldi ormai sono finiti;
2) I tempi sono strettissimi: entro fine mese oppure al massimo i primissimi giorni di agosto si chiude (bene o male);
3) Una unità confermata dei sindaci dopo la riunione di domani potrebbe facilitare moltissimo la realizzazione dell’opera poiché ciò implicherebbe che i sindaci si ripresenterebbero alla prossima conferenza dei servizi (quella determinante), di nuovo uniti e compatti sulle posizioni presentate nel documento della conferenza del 2 luglio. Io continuo ad avere speranza nei sindaci. Sono certo che prevarrà il buon senso e che pur confrontandosi non rinunceranno ad una unità importante e fondamentale anteponendo alla realizzazione dell’opera i propri legittimi ma piccolissimi interessi di bottega. Mi auguro e spero che domani i sindaci dell’alto ionio piuttosto che guardare ai propri comuni ed alle loro richieste guardino, invece, al territorio dell’alto ionio nel suo complesso e, soprattutto, alla grande necessità di realizzare una strada che non appartiene solo a loro ma a tutta l’intera Calabria.
Fabio Pugliese