Le riprese, registrate furtivamente dentro l’aula, ritraggono un lungo colloquio tra il pentito Vincenzo Curato e la coriglianese Rosina Blaconà.
Il nostro scoop di ieri entra nel maxiprocesso “Timpone Rosso” che si sta celebrando dinanzi ai Giudici della Corte d’assise d’appello di Catanzaro contro i capi e gli affiliati della potentissima consorteria di ‘ndrangheta degli “Zingari” di Cassano Jonio: quella che domina la scena criminale nell’intero comprensorio della Sibaritide.
Uno scoop che fa addirittura “saltare” la sentenza, prevista proprio per la giornata di ieri.
A tenere banco, infatti, all’udienza di ieri, è stata solo e soltanto la notizia dai noi pubblicata.
Quella dell’esistenza d’un “singolare” video pubblicato nei giorni scorsi su Youtube e realizzato furtivamente con un telefonino, il 24 maggio del 2011, da qualcuno dei presenti all’udienza dibattimentale di quel giorno, nel corso del processo di primo grado tenutosi nell’aula della Corte d’assise a Cosenza presieduta da Antonia Gallo, a latere Grillone. I due togati non s’accorsero che qualcuno filmava qualcosa col telefonino.
Il maxiprocesso di primo grado s’era concluso con ben cinque ergastoli ed altre quattordici pesantissime condanne nei confronti degl’imputati.
Il video, una ripresa della durata di dodici minuti e trentacinque secondi, ritrae il collaboratore di giustizia Vincenzo Curato mentre s’intrattiene lungamente a parlare con la vedova di Giorgio Cimino, uno degli undici morti ammazzati nella cruenta guerra di ‘ndrangheta occorsa negli anni Duemila nella Sibaritide, oggetto del maxiprocesso.
Giorgio Cimino, 62 anni, ucciso a colpi di pistola all’interno d’un bar di Corigliano Calabro, era il padre di due importanti collaboratori di giustizia, Giovanni ed Antonio Cimino.
L’omicidio fu al contempo una vendetta ed un messaggio plateale rivolto a chi, nell’organizzazione ‘ndranghetista della Sibaritide, stava pensando magari di “saltare il fosso” e darsi al “pentitismo”.
Nel video, Rosina Blaconà, la vedova di Cimino costituitasi parte civile contro gl’imputati, parla fittamente col collaboratore di giustizia Vincenzo Curato, il quale è imputato, tra l’altro, proprio per l’omicidio del marito.
Un video che pesa come un macigno per l’intero collegio difensivo del maxiprocesso e in particolare per gli avvocati Antonio Sanvito, Marcello Manna e Salvatore Sisca.
Il collaboratore di giustizia Curato è reo confesso d’aver preso parte all’omicidio di Cimino e ha fatto i nomi di mandanti, esecutori materiali, fiancheggiatori e complici.
Circostanza tutta da chiarire, dunque, quella del video che lo ritrae nell’aula giudiziaria durante un fitto e sorridente colloquio con la vedova dell’ammazzato.
Gli avvocati Sanvito, Manna e Sisca hanno richiesto alla Corte d’assise d’appello catanzarese, presieduta da Palma Talerico con a latere Cosentino, che venissero acquisiti agli atti del dibattimento tanto il nostro articolo di ieri quanto il video in questione.
Al termine d’una decisione assunta in camera di consiglio i Giudici non solo hanno accolto la richiesta ma hanno pure disposto la trasmissione di quegli stessi atti alla Procura di Cosenza, alla Procura Generale Distrettuale Antimafia e al Servizio Centrale di Protezione dei Collaboratori di Giustizia presso il Ministero dell’Interno.
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