Una conferenza su Angelo e Genesio Galtieri, due pittori di Mormanno vissuti nel Settecento, e un video sull’antico borgo montano del Pollino: il dott. Gianluigi Trombetti, autorevole storico calabrese e il prof. Franco Caruso hanno così trasmesso ai presenti, nel cine-teatro comunale di Mormanno, sabato 28 giugno 2014, la consapevolezza che esiste un patrimonio culturale infinito che la cittadina che diede i natali a illustri intellettuali e artisti, deve sempre più far suo. L’occasione l’ha fornita la campagna “Luoghi del cuore”, del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, la cui delegazione del Pollino è guidata dalla prof.ssa Donatella Laudadio e di cui Trombetti e Caruso sono delegati insieme con il prof. Mimmo Sancineto e il giornalista Roberto Fittipaldi. La delegazione FAI Pollino ha candidato Mormanno quale luogo del cuore nella campagna avviata a metà maggio e che terminerà a fine novembre 2014 e alla quale si può partecipare votando per il borgo di Mormanno on line, tramite il sito del FAI www.fondoambiente.it, oppure attraverso cartoline o moduli rintracciabili a Mormanno, presso il Municipio o presso l’associazione di cittadini che promuove l’iniziativa, o presso il Punto FAI, a Castrovillari, che ha sede nella galleria “il coscile”, in corso Garibaldi. Nel video di Caruso, Mormanno è apparsa in tutto il suo fascino: il paesaggio, la struttura urbanistica, l’arte, la storia, la cultura; il suo ricco patrimonio racchiuso in un simbolo, il Faro, che dedicato ai caduti in guerra, con la sua luce era riferimento certo in tutta la valle del Mercure che il paese montano, 800 metri di altitudine, domina. Quella Mormanno, insomma, ferita dallo sciame sismico culminato nella forte scossa tellurica del 26 ottobre 2012, che anche attraverso l’iniziativa del FAI si vorrebbe preservare dallo spopolamento e dalla fine certa, destino apparentemente ineluttabile di molti centri storici interni del Parco del Pollino. La conferenza dello storico Trombetti, ha acceso il faro, invece, su due personaggi di Mormanno, Angelo Galtieri, notaio e pittore e Genesio, suo figlio, anch’egli pittore, autori di numerosi dipinti custoditi nelle chiese del territorio del Pollino e dell’intera provincia di Cosenza. «La loro opera è vasta – spiega lo storico Trombetti -, troviamo loro dipinti in una zona che va dal nord della Calabria, da Mormanno a Laino, al sud della Basilicata, Rotonda, Maratea, scendendo poi verso tutto il Tirreno, quindi Scalea, Maierà, Fuscaldo, Paola per risalire nell’interno, Corigliano, Castrovillari, Frascineto, Cassano all’Jonio, Saracena. Proprio perché sono importanti – prosegue Trombetti – sono il tramite tra la grande pittura napoletana e la cultura locale, guardano molto maestri come Luca Giordano e Francesco Salimena e importano nella provincia di Cosenza questi modi di dipingere e queste fonti d’ispirazione. Per questo – conclude Trombetti – dobbiamo conoscerli meglio, rivalutarli, far sì che riacquistino il posto che gli spetta in una cultura per molti versi subalterna ma che ha dato degli esempi e dei prodotti assolutamente buoni e degni di valorizzazione. Questa serata voluta dal FAI tende proprio a questo, nell’ambito di Mormanno “luogo del cuore” che il FAI, delegazione del Pollino, ha assunto come compito per questo periodo».