A circa 20 giorni dalla competizione elettorale, in una sala consiliare addobbata a festa e in un’atmosfera di solennità dai toni abbastanza composti, si è insediata la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Montalti e composta prevalentemente da consiglieri comunali alla prima esperienza amministrativa. Tra i banchi del consiglio comunale questa volta furoreggiava il colore rosa per via della presenza di ben sette donne (4 nella Maggioranza e 3 nella Minoranza). A presiedere i lavori, in partenza, il neo-sindaco Paolo Montalti, 69 anni, di professione avvocato il quale, dopo aver ringraziato gli elettori per il largo consenso concesso alla lista “Obiettivo Villapiana”, ha dato il via alle operazioni per eleggere il presidente del consiglio comunale. Come era nelle previsioni, è risultato eletto Michele Grande, già segretario di “Fratelli d’Italia” anche lui alla prima esperienza politica il quale, dopo aver accettato l’importante incarico, si è subito insediato alla guida del consiglio e garantito di volersi fare garante di tutti i consiglieri. E’ quindi seguito il solenne giuramento del sindaco Montalti il quale non ha mancato di chiedere la collaborazione di tutti per poter svolgere al meglio il proprio mandato. Di seguito il sindaco ha ufficializzato la squadra di governo che risulta composta da Luigi Cavaliere, Luigi Lo Giudice, Stefania Celeste (prima degli eletti) e Rosa Falabella. Dopo i passaggi più squisitamente formali, il civico consesso ha preso in esame la modifica degli articoli 24 e 25 dello Statuto comunale per rendere possibili le dimissioni dei quattro assessori, (diventano così assessori esterni), e la surroga con i quattro candidati non eletti che rientrerebbero così a pieno titolo nel consiglio comunale. Questo passaggio non è andato giù alla Minoranza che, per bocca del dottor Luigi Bria, ha contestato alla Maggioranza di voler stravolgere l’esito del voto e di contraddire la volontà popolare. Un argomento, questo, di cui si tornerà sicuramente a discutere quando le dimissioni e le surroghe saranno portati all’approvazione del consiglio comunale.
Pino La Rocca