CASTROVILLARI – E’ stato firmato stamani, giovedì 12 giugno, alle ore 11,30, nella sala conferenze della Comunità del Parco nazionale del Pollino – a Castrovillari, il protocollo d’intesa tra Ente Parco Nazionale del Pollino e la direzione della casa circondariale di Castrovillari e l’associazione di volontariato Anas, Associazione Nazionale di Azione Sociale, che prevede l’utilizzo di detenuti dell’Istituto Penitenziario di Castrovillari per l’attività di avvistamento degli incendi boschivi. Presenti il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, il direttore del penitenziario, Fedele Rizzo e la criminologa Tullia Lio e il presidente di Anas, Giuseppe Lufrano.

I detenuti che saranno impegnati nella campagna di avvistamento degli incendi boschivi saranno 5, ma sulla base di una turnazione ne saranno impiegati circa venti. L’attività di avvistamento – che rientra nel Piano Antincendio Boschivo – sarà svolta in località “Petrosa”, nel comune di Castrovillari, nei pressi, quindi, della casa circondariale stessa e avverrà nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 7 alle ore 11.

Oltre a contrastare il fenomeno degli incendi boschivi, l’iniziativa, unica in Italia, frutto di un accordo stipulato tra ministero della Giustizia e dell’Ambiente – che si impegnano a promuovere l’utilizzo della popolazione in esecuzione di pena al fine di favorire la reintegrazione sociale dei condannati e diminuire il rischio di recidiva – promuove, appunto, l’inserimento e la conseguente inclusione sociale di persone svantaggiate. Per questo sia Pappaterra, che Rizzo e Lufrano hanno parlato di iniziativa importante.

La dottoressa Lio, dal canto suo, ha sottolineato l’operatività della tempistica e l’importanza del “fare rete” che rende possibile il raggiungimento di un obiettivo comune. I detenuti sono scelti tra coloro i quali sono pronti per essere restituiti alla comunità esterna. Si desidera così far riconoscere alla comunità, il valore del lavoro svolto dal detenuto, da considerare, dunque, “produttivo e attivo”, che “partecipa a pieno alla attività comunitaria e sociale” di cui si occupa tutelandolo.

Roberto Fittipaldi
– giornalista professionista –