Impresa, se il management è al femminile. Mariella De Florio: saper mediare è valore aggiunto.
ROSSANO – Trasporto, noleggio, turismo. Ma anche cultura, impegno nel sociale e marketing territoriale. E il segreto è in tre parole: gioco di squadra. Si può sintetizzare così il successo della Simet Spa che vanta una storia familiare che inizia nel 1940. Una delle più importanti ed affermate realtà aziendali calabresi ed italiane guidata da una donna. Si tratta dell’amministratore delegato Mariella DE FLORIO. Una donna al comando dal 1977 che con abnegazione e tenacia fa impresa con responsabilità, creatività e concretezza sfruttando al meglio le potenzialità del territorio nel quale è nata.
MARIELLA DE FLORIO SI CONSIDERA UNA PRIMA TRA PARI. Esordisce così la giornalista Marina SANTORIELLO nell’intervista sul magazine di critica sociale e lavoro “AREA” edizione maggio 2014 dal titolo: MARIELLA DE FLORIO, FARE IMPRESA SI PUÒ.
Se un successo oggettivo può essere riconosciuto a questa importante realtà imprenditoriale con oltre 70 anni di storia continuative alle spalle – dichiara – questo è quello di tutto il team aziendale e delle generazioni che si sono succedute dai primi esperimenti innovativi degli anni ’40 alla grande ed estesa rete nazionale di oggi. Se c’è un mio apporto e forse una maggiore sensibilità femminile nel management societario – va avanti nel pezzo la DE FLORIO – questi sono trasmessi e testimoniati dalla capacità di mediazione costante, nelle decisioni da assumere e che vengono assunte, tra interessi e visioni diverse. Ma anche quest’ultimo aspetto, che certamente rivendico, è diventato un metodo condiviso.
Imprenditrice – spiega la SANTORIELLO– in un segmento che spesso ha rivendicato la presenza maschile, ma nel quale lei ha saputo coniugare le difficoltà del core business aziendale con gli interessi turistici e di marketing.
Il gioco di squadra è sempre stato – spiega l’amministratore delegato nell’intervista – insieme con la capacità di ascolto del cliente e del mercato, il vero valore aggiunto del nostro metodo aziendale. Continuiamo a preferire, ogni giorno, un approccio collegiale nella ricerca di soluzioni utili nell’offerta di servizi sempre innovative. Se nel corso dei decenni non avessimo voluto e saputo leggere e declinare il core business aziendale – continua la DE FLORIO– rappresentato indubbiamente dall’offerta di servizi di trasporto su gomma per persona, alla luce della responsabilità sociale d’impresa e dell’impegno nel settore del marketing territorial e dei turismi, probabilmente oggi il posizionamento della Simet sarebbe diverso. La promozione sociale e culturale a trecentosessanta gradi – sottolinea – lo stimolo costante alla creatività con l’investimento sulle nuove generazioni, il sostegno convinto al volontariato e alla solidarietà hanno sempre rappresentato e continuano a rappresentare una delle chiavi di lettura delle più importanti soddisfazioni aziendali. (…)
Per lei che è nata a Rossano – continua infine la SANTORIELLO nell’articolo – e che ama profondamente la sua terra, fare impresa al Sud vuol dire innanzitutto avere una dose di pazienza in più. A queste latitudini costituisce un’impresa in sè ammette. Significa – chiosa DE FLORIO – dover mettere in conto una somma di difficoltà quotidiane e in molti casi paradossali per raggiungere obiettivi non necessariamente straordinari. Gap infrastrutturale, lentezze burocratiche, ritardi culturali e di sviluppo rendono complessivamente più difficile stimolare ed accompagnare una qualsivoglia iniziativa privata. Ma se si è armati di entusiasmo, caparbietà e passione si riescono ad ottenere risultati importanti e soddisfazioni degne di essere inseguite. Nonostante le difficoltà di essere imprenditori che, oggi più che mai, hanno il compito di stimolare, da una parte, le istituzioni pubbliche a confrontarsi seriamente sulle attese ed esigenze reali di sviluppo ed ammodernamento del Paese e, dall’altra, le nuove generazioni a considerare – conclude – la formazione e il merito le sole vie d’uscita dalla crisi dei nostri tempi, che è culturale ed etica prima che economica. (…) – (Fonte: Montesanto Sas – Comunicazione & Lobbying).