Comincia la stagione dei bagni. Bisogna essere seri e non prendere in giro i cittadini. Bisogna fare il proprio lavoro, sì, ma farlo bene. Nei giorni scorsi le grancasse degli uffici stampa del Corpo Forestale dello Stato e della Guardia Costiera hanno dato con grande risalto notizie riguardanti sequestri d’enormi discariche abusive realizzate nei mesi passati negli alvei di alcuni torrenti che scorrono nei territori di Corigliano Calabro e Rossano.
Il dato grave è che si tratta di aree demaniali, quello ancor più grave è che le stesse sono sottoposte a vincolo paesaggistico.
In una nota diffusa dal Corpo Forestale si dichiara che la discarica abusiva sequestrata «rappresenta oltre che un degrado del sito anche un imminente pericolo per l’ambiente, in particolare per le falde acquifere del torrente». E, ovviamente, del mare, che sta lì a poche decine di metri. E che già nei mesi passati ha inghiottito cosa se non «rifiuti pericolosi e non, quali calcinacci, materiale plastico, eternit, materiale ferroso, vetro, mattonelle e altro». Infine l’amara presa in giro del Corpo Forestale, per i cittadini ma anche per sè stessi che non solo «hanno provveduto al sequestro dell’area» (applausi!) ma pure «all’avvio delle indagini indirizzate all’individuazione dei responsabili» (tra qualche giorno li vedremo tutti in galera?!).
La Guardia Costiera, invece, all’uopo preposta e che nei mesi passati avrebbe dovuto vigilare, intervenire ed arrestare in flagranza almeno qualcuno, qualche giorno fa con grande sorpresa ha rinvenuto «sparsi su diverse zone del litorale, a pochi passi dal mare, rifiuti speciali, pericolosi e solidi urbani, tra cui pericolose lastre di eternit, materiale di risulta derivante da lavori edili, materiale ferroso abbandonato e arrugginito, elettrodomestici, materiale legnoso, scarti di tagli della vegetazione».
E dopo aver fatto questa bella differenziata, «ha sequestrato l’intera area, per oltre 2100 metri quadrati, a meno di 30 metri dal mare».
Le successive operazioni di bonifica dei siti inquinati sono demandate ai Comuni di Corigliano Calabro e Rossano mentre le notizie di reato – ovviamente contro ignoti – sono state comunicate alla Procura della Repubblica di Castrovillari.
E adesso guardate questa foto scattata qualche giorno fa da uno dei primi bagnanti del litorale che scorre tra Corigliano Calabro e Rossano.
Ecco il posto in cui si sono compiutamente realizzate, nei mesi passati, le criminali “bonifiche” da eternit a costo zero…