Una calorosa Corigliano Calabro ha accolto, al Castello Ducale, la cerimonia di premiazione della VI Borsa di Studio promossa dalla Provincia massonica della Magna Grecia della Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori e intitolata al compianto Gran Maestro Giovanni Ghinazzi. Gli studenti di 17 istituti superiori hanno partecipato con oltre cento elaborati al concorso che proponeva una riflessione sulla frase di Ernst Junger “Se un fratello sta davanti alla porta e bussa, uno lo accoglie a braccia aperte senza chiedere quanto gli verrà a costare”.
La fratellanza è “un sentimento indelebile che, una volta arrivato in fondo al cuore, lascia, inevitabilmente, il più grande dei passaggi, una scia, che porterà sempre ad un unico grande giardino incantato, ricco di sorrisi, gioie e fiumi di segreti, onde di confidenza ed un volto limpido, sincero, rassicurante, come se fosse quasi casa…”, scrive Carmen Varcasia della IV F del Liceo scientifico “L. Satriani” di Cassano Jonio che si è classificata al primo posto. Molto toccante anche la lettera immaginaria di Carmen Figoli (V B del Liceo classico San Nilo) al fratello di 14 anni. La seconda classificata gli scrive nel giorno del suo compleanno attraverso le figure degli scrittori classici latini, da Plauto a Terenzio, fino a raccontare la sua esperienza di volontariato alla Caritas; getta così il suo seme auspicando che nasca un germoglio: “Allora anche tu farai parte di quella piccola cerchia che sa ancora amare e renderai a questo mondo un posto migliore. Lascia sempre aperte le porte del tuo cuore; tuo fratello non dovrà neanche bussare: tu sarai già sull’uscio ad accoglierlo”. La profondità dei temi degli studenti dimostrano quanto anche i giovani riescano a esprimere sentimenti profondi e, ancora di più, l’importanza della cultura, aspetto da sempre sottolineato dai massoni della Gran Loggia d’Italia. Lo si nota pure nella trattazione di Carmen Liguori (terza classificata, Liceo scientifico “Stefano Patrizi” di Cariati) quando si meraviglia della storia di Goffredo Mameli, autore del Canto degli Italiani a soli vent’anni e introduce il tema della fratellanza legandolo all’unione del popolo d’Israele, a Gandhi e a Madre Teresa di Calcutta, fino ad arrivare alle considerazioni sulla società moderna, troppo spesso caratterizzata da episodi xenofobi.
I lavori sono stati introdotti e coordinati dal Gran Ispettore regionale di Propaganda Maria Gabriella Ferraro; dopo il saluto del vice sindaco di Corigliano Calabro Francesco Paolo Oranges e del vice presidente della Provincia di Cosenza Domenico Bevacqua. Sono intervenuti il Gran Ispettore provinciale della Magna Grecia Claudio Pisano, il vicedelegato magistrale per la Regione Calabra Davide Tarsitano, il Gran Maestro Aggiunto della Gran Loggia d’Italia degli Alam Vincenzo Romano; il Delegato magistrale del Canada Ivan Iurlo, il vicepresidente della commissione esaminatrice della Borsa di studio “Ghinazzi” Luciano Crescente, il Grande Oratore della Gran Loggia d’Italia degli Alam Luigi Pruneti. Intermezzo musicale a cura del centro studi musicali “G. Verdi” di Rossano, diretti dal M° Giuseppe Campana, Bel Canto Ensemble.
GRAN LOGGIA D’ITALIA DEGLI ANTICHI LIBERI ACCETTATI MURATORI
OBBEDIENZA DI PALAZZO DEL GESU’ PALAZZO VITELLESCHI
REGIONE MASSONICA CALABRA
Cosenza, 2 giugno 2014