Io la incontro a Cariati dove è giunta ieri sera e le chiedo della strada Statale 106 ionica calabrese visto che lei l’ha percorsa quasi tutta a piedi e Darinka risponde che per lei questa strada «non è pensata per il movimento lento, e sinceramente nemmeno per quello veloce. Normalmente sui ponti esistono dei piccoli marciapiedi, qua spesso non ci sono o se ci sono, sono inaccessibili, il margine tra le corsie e il guardrail è pressoché inesistente, e i pedali degli acceleratori delle scatolette di latta sono tendenzialmente pigiati fino in fondo».
Gli chiedo se la sua passeggiata è stata agevole e lei mi risponde che sulla S.S. 106: «non è un bel camminare. Raramente si è abbastanza vicini al mare per poterlo respirare e si vive nel microcosmo delle statali, capannoni industriali, centri commerciali, benzinai alternati da bei scorci di campagna e tante corone fiorite a ricordare i poveretti che ci hanno perso la vita».
Aggiunge che: «Spesso incrocio lo sguardo con Gesu’ e sua madre che mi guardano passargli accanto dall’alto dei cartelloni dove sono stati stampati. E’ come distribuire il rosario a chi sale sulle montagne russe invece di farci manutenzione».
Le chiedo che idea si è fatta di una strada così mal ridotta e risponde subito che «Sembra che ci siano in gioco gli interessi di forze oscure dietro l’arretratezza di quest’arteria primaria e intanto la gente si schianta sulla “strada della morte” e io cerco di attraversarla il più in fretta possibile».
Infine, le chiedo se c’è qualcosa che l’ha colpita sulla “Strada della Morte” e lei con un sorriso risponde che «Il vantaggio di percorrere la 106 è però il lato umano, spesso incappo in ragazzi senegalesi che, come me, si spostano a piedi e camminiamo insieme scambiando quattro chiacchiere, c’è chi mi offre il gelato, chi, 5 minuti dopo aver sentito la mia chiacchierata con Nikki su radio DJ si ferma a regalarmi un panino, chi mi invita a cena e chi… Mi offre lavoro».
Darinka ha poi un sito internet www.walkaboutitalia.com dove raccoglie i suoi pensieri legati al viaggio e, moltissimi, sono quelli dedicati alla S.S. 106…Impressioni, sensazioni e sentimenti raccolti lungo la jonica calabrese che lasciano senza parole….
Infine, a Darinka ho consegnato il mio sogno. Lei mi ha chiesto di metterlo nella scatola che sul coperchio ha un orecchio scolpito e mi ha detto di soffiare dentro una volta inserito il mio sogno. Su un pezzetto di carta ho scritto: “Vorrei una S.S. 106 completamente ammodernata in modo da ridurre incidenti e vittime! Poi vorrei più attenzione da parte di chi la percorre questa strada! Basta vittime sulla S.S. 106!”
ARTICOLO “LA STAMPA”: http://www.lastampa.it/2014/03/21/edizioni/verbania/cronaca/viaggio-a-piedi-da-palermo-a-baveno-cos-scopro-litalia-W4y5nqLns30ZnFoYCtAUcP/pagina.html
SITO WEB DARINKA:
http://www.walkaboutitalia.com/
Ing. Fabio Pugliese