Il sindaco Gianni Papasso e l’organo esecutivo del comune di Cassano all’Ionio, hanno discusso e approvato un programma di proiezioni cinematografiche nelle scuole operanti sul territorio. La decisone è stata assunta con apposito atto deliberativo. In effetti, l’amministrazione locale, ha aderito alla proposta avanzata dal sig. Giovanni Martucci, che prevede sette proiezioni del film “Alla luce del sole”, presso gli ambienti degli Istituti Scolastici d’Istruzione Inferiore e Superiore e in piazza Sandro Pertini. “Alla luce del sole”, diretto da Roberto Faenza e interpretato da Luca Zingaretti, è un film di denuncia sociale, dedicato alla figura e all’opera di don Pino Puglisi, assassinato dalla mafia. La proiezione del film nelle scuole sarà preceduta da un dibattito che coinvolgerà i ragazzi in una discussione sui principi e i valori della legalità, in una riflessione sul tema della lotta alla mafia, attraverso l’esperienza delle esemplari manifestazioni di grande impegno civile e sociale da parte di alcune persone che hanno dedicato la loro vita e sono morte per tale causa. L’amministrazione comunale, ha sottolineato il sindaco Gianni Papasso, intende promuovere la cultura della legalità e della solidarietà, basata sui principi della Costituzione, anche nella valorizzazione della memoria storica delle persone che hanno operato contro le mafie, onorandone la memoria. Per tale iniziativa, l’esecutivo comunale, ha disposto la concessione di un contributo in denaro per il proponente, a sostegno della spesa necessaria per la realizzazione del progetto. Il film – Era il 1991. Don Pino Puglisi, sacerdote cinquantenne, torna nel quartiere Brancaccio, dove era nato, per assumere l’incarico di parroco nella chiesa di San Gaetano. Il sacerdote, si imbatte con una realtà di degrado sociale in cui la mafia si è radicata, prosperare con i suoi traffici illeciti. Don Puglisi, conscio della inutilità di provare a recuperare gli adulti, profuse tutto il suo impegno per il recupero dei più giovani, soprattutto bambini e adolescenti evasori dell’obbligo scolastico, già impiegati nella manovalanza di Cosa Nostra. Nella sua azione, Don Pino, affiancato dal diacono Gregorio Porcaro, da suor Carolina Gavazzo e da poche persone di buona volontà, istituì il Centro “Padre Nostro”. La sua parola ferma, la sua denuncia coraggiosa, il suo lavoro di formazione delle coscienze, sostenuto da una vita povera e trasparente, però, infastidirono i mafiosi. Per il prete che “non porta rispetto” venne così decisa la sua eliminazione. Don Pino Puglisi, venne ucciso con un colpo sparatogli in testa il 15 settembre 1993. Era il giorno del suo compleanno. Con il film su Don Puglisi, il governo cittadino intende veicolare un messaggio nel pianeta scuola, per evidenziare gli effetti devastanti del cancro della criminalità organizzata e la necessità di operare e vivere nella piena legalità, per favorire il bene comune.
Lì, 14.05.2014 Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni –