Chiude i battenti, nonostante le proteste dei cittadini ed un estremo tentativo operato dal sindaco della città Francesco Mundo, il supermercato LIDL di contrada San Martino. Con un laconico annuncio, affisso già da giorni alle porte del Supermercato, la direzione di uno dei più grandi marchi commerciali europei, di proprietà della tedesca “Holding Schwarz”, annunciava che, per continuare a beneficiare dei prodotti LIDL, ci si può d’ora in poi recare a Corigliano o a Castrovillari. Così l’Alto Jonio, oltre che dalle strutture pubbliche (l’ultima, l’Agenzia delle Entrate di Amendolara e forse, gli uffici del Giudice di Pace di Trebisacce e di Oriolo) viene abbandonato inesorabilmente anche dai privati che, nella logica sempre più imperante del costo/beneficio, delocalizzano le proprie attività dove c’è maggiore produttività. I cittadini, che apprezzavano la qualità dei prodotti oltre che la convenienza dei prezzi, hanno provato a protestare ed hanno finanche avviato una sottoscrizione ma, come è ben noto, i tedeschi sono poco sentimentali e, benché Machiavelli sia nato in Italia, in Germania gode di molti estimatori. Anche i due tentativi esperiti dal sindaco Mundo, come si diceva, non sono andati a buon fine. Dopo una lettera-appello indirizzata nei giorni scorsi alla Direzione Centrale, l’avvocato Mundo ed il delegato al Commercio Giampiero Regino «hanno incontrato come si legge in una nota del comune – il responsabile dell’area-Sud di LIDL dottor Vincenzo Caputi, al quale hanno rappresentato la necessità e l’opportunità che il centro commerciale non venisse chiuso, non solo per garantire un servizio ai cittadini, ma anche per avere la presenza di un marchio europeo prestigioso nella città di Trebisacce. Allo stesso – prosegue la nota – è stata manifestata la preoccupazione da parte dell’amministrazione comunale di garantire i livelli occupazionali che la chiusura dell’esercizio avrebbe compromesso. Il dottor Caputi – conclude la nota dei due componenti dell’esecutivo – ha chiarito che la chiusura è stata disposta a seguito della riorganizzazione della rete di vendita e che in ogni caso non sarà effettuato alcun licenziamento in quanto il personale in servizio sarà trasferito presso altri centri vicini».
Pino La Rocca