Valorizzare i prodotti tipici e le tradizioni popolari quali marcatori identitari per caratterizzare il territorio e fare turismo con un valore aggiunto e superando il solo binomio del sole e del mare. E’ su questa “ricetta” che si sono trovati d’accordo gli agricoltori dell’associazione “Terra & Sapori” e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonello Ciminelli che hanno organizzato una serie di eventi culminati nella rinomata “Sagra dei piselli”. Cosicchè i sempre più rinomati piselli di Amendolara, la mandorla (amigdala) da cui il nome Amendolara, la magia della plurisecolare festa di San Vincenzo Ferrer, giunta alla sua 556^ edizione, con i trionfali “Fucarazzi”, con il rito dei “Puntilli” e con il prezioso “Marruggio” conservato nel Museo Statale quale probabile simbolo evocativo di fertilità ed assurto ad efficace testimonial del considerevole scrigno archeologico cittadino, sono divenuti i quattro marcatori che ormai identificano “il paese della Secca”. Ne è convinto il Sindaco Antonello Ciminelli che in occasione della Sagra ha presentato ufficialmente il Manifesto per l’Identità, la Cultura ed il Turismo del Comune di Amendolara. «Si tratta – secondo Ciminelli – di quattro simboliche chiavi di lettura del grande patrimonio storico, culturale, enogastronomico e paesaggistico alle quali affiancare tutte le principali politiche per il turismo ed il marketing territoriale dei prossimi anni». L’evento culminante è stata comunque la Sagra dei Piselli nella quale gli agricoltori locali hanno portato in piazza i piselli quali eccellenza agricola locale. La sagra, come ricorda il giornalista Vincenzo La Camera quale addetto alla comunicazione, quest’anno ha festeggiato il primo lustro di vita arricchendosi di nuovi contorni e sopratutto di nuove prospettive per l’immediato futuro. Sabato sera la piazza di Amendolara si è d’improvviso animata di suoni, di canti popolari e di tantissima gente pronta a degustare piatti tipici come carne e piselli, seppie e piselli o come il tipico piatto del contadino a base di fave, guanciale e pecorino, tutti prodotti amendolaresi. Da un paio di anni gli agricoltori di Amendolara sono riusciti a costituire l’associazione, “Terra & Sapori”, che sta permettendo loro di organizzare la sagra in maniera più strutturata spogliandola dell’etichetta di semplice sagra di paese e connotandola come un vero marcatore identitario ribattezzato come 1° Concorso Eno-gastronomico “Terre & Sapori”. Vi hanno partecipato tre istituti alberghieri: l’Ipsia di Trebisacce, con un 2° piatto di gamberoni con crema di piselli aromatizzati alla liquirizia… l’Ipsia di Castrovillari con un un rollè di spigola e gamberoni adagiato su passata di piselli e quella di Paola con un tortino di seppie e gamberi su crema di piselli. Hanno contribuito a colorare la serata anche gli alunni del Comprensivo di Amendolara. Per studenti e docenti, un attestato di partecipazione ed una targa per i provetti cuochi. Per tutti tanta allegria, buoni sapori, musica folk, canti e balli fino a notte fonda.
Pino La Rocca