Hanno votato a favore in 30 l’accordo di compensazione proposto dal governo e dalle Regioni Calabria e Basilicata ai Comuni del Parco Nazionale del Pollino e sottoposto alla valutazione della Comunità del Parco durante la riunione dell’assemblea svoltasi ieri pomeriggio (lunedì 24 marzo) al Protoconvento francescano di Castrovillari riguardo la Centrale Enel del Mercure. Su quaranta amministratori presenti, tra cui il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e il consigliere regionale Fausto Orsomarso, in rappresentanza del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, cinque hanno votato contro, mentre cinque erano assenti al momento della votazione. Tra questi il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito che ha preferito non partecipare alla votazione. L’accordo prevede compensazioni sia economiche che ambientali per i Comuni della valle del Mercure interessati dalla Centrale a biomasse (al momento spenta): Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Papasidero, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lauria. Se, in futuro, dovessero aderire all’accordo di compensazione, potranno godere dei benefici anche i Comuni di Rotonda e Viggianello
Per il Presidente del Parco, Domenico Pappaterra «L’intesa rientra nella direttiva che il governo e le regioni avevano dato al Parco di trovare una soluzione che potesse contemperare da un lato le esigenze di tutela del territorio, dall’altro creare condizioni di crescita e di sviluppo economico per il territorio stesso. L’accordo di compensazione va in questa direzione e l’apprezzamento ricevuto a stragrande maggioranza dalla Comunità del Parco ne è testimonianza». Pappaterra ha ricordato la storia autorizzativa della Centrale. Quanti fossero i favorevoli alla sua riattivazione nel 2002 e come sia cambiato lo scenario nel 2009. Il Parco si è sempre determinato ascoltando il territorio, ha detto Pappaterra, sottolineando come alcuni hanno preferito assumere azioni pilatesche e altri prendersela unicamente con l’Ente Parco senza mai chiamare in causa le autorità sanitarie che a maggior titolo avrebbero potuto esprimersi su eventuali rischi per la salute pubblica.
Di occasione di sviluppo per il territorio ha parlato il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, secondo il quale, non si tratta di fare un referendum per il no o per il si alla Centrale del Mercure, piuttosto di «governare», come classe dirigente «azioni di sviluppo», senza fare alcuna «dietrologia». Il presidente Pittella ha anche ribadito che «come siamo stati severi con Eni per le estrazioni petrolifere in Val d’Agri, così saremo severi con Enel qualora dovesse deviare dal corso degli impegni assunti». E ancora: «L’accordo è un’opportunità per le due regioni che chiede rispetto e tutela salute e ambiente». Fausto Orsomarso ha ribadito la volontà costante, della Regione Calabria, favorevole alla riattivazione. Per il consigliere regionale calabrese sarebbe vergognoso, dopo 17 anni dall’avvio delle procedure di riconversione dell’impianto di Laino Borgo, un pronunciamento negativo. Tra i contrari i sindaci di Viggianello, Vincenzo Corraro e di Rotonda, Giovanni Pandolfi, da sempre in lotta per la chiusura della Centrale del Mercure.
Roberto Fittipaldi
– giornalista professionista –