Investire sugli impianti di depurazione in fase preventiva e quindi in tempi non sospetti, per poterne coglierne i risultati al tempo giusto e cioè durante la stagione estiva. In questa ottica l’amministrazione comunale della cittadina jonica sta provando a fare la propria parte intervenendo sul depuratore comunale, con l’auspicio che anche gli altri comuni e tutte le istituzioni interessate, a cominciare dall’Arpacal, facciano la propria parte. In realtà l’esecutivo in carica è all’opera per contribuire a offrire ai bagnanti un mare pulito e balneabile in vista della prossima stagione estiva e, in questa ottica, proprio in questi giorni si sta adoperando perseguendo un duplice obiettivo: quello di efficientare l’impianto di depurazione e quello di produrre quote di fertilizzante da destinare all’agricoltura attraverso il riciclo dei cosiddetti “fanghi attivi” che vengono utilizzati dall’impianto per svolgere il proprio compito (circa 80 tonnellate all’anno). E, visto che per poter utilizzare i “fanghi attivi” di risulta come concime per l’agricoltura, è necessario sottoporli ad esami di laboratorio, ha commissionato le previste analisi alla ditta “Chembios” di Bisignano che esegue le analisi di routine per conto del comune. Si tratta, in realtà, di una spesa irrisoria (poco più di 300 euro) che consente però di raggiungere due risultati importanti: innanzitutto rimuovere dall’impianto i fanghi già utilizzati e quindi saturi, per poter efficientare il depuratore e inoltre di mettere a disposizione degli agricoltori del posto che ne faranno richiesta quote di fertilizzanti naturali da utilizzare nei campi. Un adempimento obbligatorio, questo, che viene annotato su appositi registri, proprio per consentire all’Arpacal di effettuare i controlli sullo smaltimento dei fanghi attivi da parte dei singoli comuni. Ovviamente la cura degli impianti di depurazione non si esaurisce in questo, ma è certamente un’occasione di verifica dei comuni virtuosi e di quelli inadempienti che durante l’estate e in presenza delle proteste dei bagnanti, sono soliti prendersela con questo e con quello dimenticando che ognuno deve fare la propria parte. Quest’anno però, a complicare le cose ed a rendere più difficile l’adempimento ci si è messo un contenzioso con la ditta di Ambrogio Corigliano che ha gestito l’impianto negli anni scorsi e che non ha provveduto, come era previsto nella convenzione, alla rimozione dei fanghi accumulatisi negli anni precedenti, tanto che il comune, ha dovuto ricorrere ad una diffida formale nei suoi confronti, incaricando il responsabile di settore, architetto Egino Orlando, di adottare tutti gli atti e le procedure necessarie per avviare un procedimento d’urgenza. Solo dopo la nuova concessionaria del servizio, la ditta Antonio Stigliano di Rotondella (MT) potrà procedere alla manutenzione straordinaria e ordinaria dell’impianto di depurazione comunale.
Pino La Rocca