Botta e risposta tra l’ex sindaco Mario Melfi che aveva evidenziato il fatto che Amendolara, a differenza di Rocca ed Oriolo che hanno ottenuto copiose risorse per la riapertura dei rispettivi castelli medievali, fosse stata esclusa dai recenti finanziamenti del ministero dei Beni Culturali, adombrando il rischio che Amendolara tornasse ad essere la Cenerentola della Calabria ed il sindaco Ciminelli che, a stretto giro, ha risposto in questi termini: «È sbagliato e fuorviante sostenere questa tesi: il Comune di Amendolara non è stato escluso dai finanziamenti nazionali e regionali a favore dei Beni Culturali. Non è stato possibile presentare il progetto relativo alla Chiesa di San Domenico per la sottoscrizione, nel 2012, di una Convenzione con la Sovrintendenza, e, quindi, per ottenere un finanziamento ancora aperto nel 2014. Registriamo, ancora una volta, – commenta l’avvocato Ciminelli – l’atteggiamento di chi, in evidente e continua campagna elettorale, non perde occasione per creare disinformazione nella stessa comunità nella quale, degli anni in cui ha governato, si ricordano solo danni e disastri. Il finanziamento ottenuto nel 2012 a seguito della sottoscrizione della Convenzione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali – conclude l’attuale primo cittadino che torna a sfidare l’avversario ad un confronto pubblico sulle questioni rimaste in sospeso – si è chiuso nel 2014. È per questo che è sbagliato parlare di esclusione. In realtà il comune non ha potuto proprio partecipare ai finanziamenti in corso. Si tratta, quindi, solo di disinformazione».
Pino La Rocca